Rocca Imperiale- 10/02/2018: Il Castello tra recupero e prospettive

 

Rocca Imperiale: 10/02/2018

Il Castello tra recupero e prospettive

 

Il nostro Castello tra recupero e prospettive”, è su questo tema che si è consumato l’incontro-dibattito, organizzato dall’amministrazione comunale, guidata da Sindaco Giuseppe Ranù, svoltosi, lo scorso venerdì 9 febbraio, presso la nuova Sala consiliare del Monastero dei Frati Osservanti. L’incontro è stato preceduto da una visita guidata presso il Castello allo scopo di offrire ai partecipanti la possibilità di godere della bellezza del Castello e visionare lo stato attuale della struttura. Successivamente gli intervenuti si sono portati al Monastero per discutere sul tema. Al tavolo dei relatori il sindaco Giuseppe Ranù, l’assessore ai Beni Culturali Brigida Cospito, l’Architetto Sabrina Barresi che ha curato i lavori di consolidamento già eseguiti nel Castello, il dottore Salvatore Patamia (Segretario Regionale del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo per la Calabria) e l’On,le Mimmo Bevacqua (Consigliere Regionale). Tra il pubblico diversi politici del territorio come Saverio La Regina, e gli amministratori del comune di Rocca Imperiale, tra cui l’assessore alla cultura Rosaria Suriano, il vice sindaco Francesco Gallo, ecc. “Il futuro della Calabria passa attraverso la valorizzazione dei suoi beni culturali. Stasera ne ho avuto la riprova a Rocca Imperiale visitando, insieme al segretario Regionale dei beni culturali Salvatore Patamia, il suo Castello e le potenzialità in esso insite. Complimenti al sindaco Giuseppe Ranù e alla sua squadra per averci creduto ed investito” è quanto ha esternato l’Onorevole Bevacqua. E ancora ha sottolineato che il politico dev’essere di supporto alle idee progettuali valide. Ha dichiarato che a breve si riuscirà ad intercettare delle risorse utili per continuare nell’opera di consolidamento e di risanamento  del Castello. Occorre cambiare filosofia: destinare e convergere le risorse verso interventi utili al territorio e non diversi interventi che servono a sprecare le risorse. La nuova classe dirigente dovrà accettare la sfida di puntare sulla cultura, sulla storia, sulla identità, sul lavoro di squadra che valorizzi al meglio il territorio e il bene della Calabria. Il sindaco Giuseppe Ranù ha assunto l’impegno che il Castello riceverà la giusta valorizzazione ed è da subito disponibile a mettersi al lavoro per una idea progettuale valida e fattibile. Sabrina Barresi, attraverso delle slide, ha raccontato la storia del Castello e dei vari interventi strutturali che si sono avuti nel tempo e che lei stessa ne ha curato l’iter di recupero strutturale. A breve ricorre l’ottavo secolo di vita del Castello che bisognerà festeggiare. Ha ancora parlato delle armi che si usavano: Trabucco, Ariete, Torre d’assedio, ecc. e anche delle armi a fuoco. Ha precisato, inoltre, che ad essere eroso non è soltanto il Castello, ma l’intero sedime. Ha ricordato che nel 1980 il comune ha acquistato il castello e che nel 1990 è stato presentato uno studio di fattibilità. Tanto è stato già fatto: recupero e restauro delle scale a ventaglio, parcheggi, consolidamento e spazi destinati alla multimedialità, ma ancora vi è tanto da fare e ha indicato almeno cinque punti. Occorre ancora intervenire, per esempio, con interventi di consolidamento, le Torri vanno ben collegate all’intera Fortezza. Intervenire sul Fossato e potenziare lo studio illuminotecnico per darne anche un valore plastico. Bisogna intervenire contro le barriere architettoniche e, quindi, costruire dei percorsi preferenziali per portatori di H e una possibilità tattile per chi ha il senso del tatto. Dare al visitatore l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva: si vive l’ambiente e si fa un tuffo nell’antichità in diretta. Per Salavtore Patamia il centro abitato con il castello sono un tutt’uno molto originale ed esaltante. Ora bisogna continuare con gli interventi perché trattasi di un bene culturale di eccellenza. Occorrono dei progetti credibili che rendano fruibili e agibili i castelli e il loro libero accesso. I rocchesi hanno il senso del bene comune perché insieme con l’amministrazione tengono molto bene il centro storico.

Franco Lofrano