Oriolo-10/03/2018: La comunità di Oriolo sorteggiata a portare a spalla le reliquie del corpo di San Rocco a Caldera
INCONTRO -RADUNO EUROPEO AMICI DI SAN ROCCO
CALDERA di Barcellona Pozzo di Gotto ME
26 maggio 2018
Come San Rocco avere un volto di contemplazione.
AMICI carissimi ,
sia questo l’augurio più caro per proseguire il cammino: avere uno sguardo di contemplazione che ci aiuti tutti a decifrare la volontà di Dio e scoprire in noi, negli altri e negli eventi quel seme di divino posto, fin dalla creazione , in ciascuno come lo ebbe san Rocco.
Guardare con gli occhi di Dio impegna innanzitutto ad una vita che si nutre della Sua Parola,checonsidera la Fede bussola delle proprie scelte e visioni della realtà , spesso frantumate , dai nostri tempi .
Quali esploratori del bello ci impegnato nella ricerca dell’ormai di Dio nel fratello e del Suo disegno d’Amore nelle cose e negli eventi .
Sappiamo infatti che nulla e senza voce : vogliamo che nel mondo risuoni la voce di Dio che parla spesso nel silenzio del mormorio soave della Sua Parola in mezzo a noi .
E la vita si fa nuova ogni giorno e si esprime nella misericordia e nella costante ricerca del Vero , del Bello e soprattutto dei segni di Bontà che seminiamo nel terreno , a volte arido e sassoso del nostro quotidiano .
Lo sguardo di contemplazione impone a volte a volte il silenzio meditativo e fecondo , la, partecipazione attiva e sincera, il dialogo attento e fraterno, il discernimento accogliente del diverso e di ciò che non si comprende o non si condivide .
Bisogna dunque rinnovarci carissimi, usando il tempo per la vita , e a noi AMICI DI SAN Rocco la spinta e la responsabilità di essere costruttori .
San Rocco nella sua vita ci ha lasciato un esempio forte di preghiera , di una scelta radicale, di grande ed instancabile pellegrino ed una via da seguire …..che dovrebbe orientare anche noi , specialmente nella ricerca della strada della salvezza .
L’associazione Europea degli amici di San Rocco deve essere secondo il mio povero ed umile punto di vista il frutto di una coraggiosa autenticità di vita e di radicalita’ evangelica .
Ecco il motivo di incontrarci nei nostri raduni europei e nazionali , ecco la mia pressante insistenza a sollecitarvi a partecipare perché assieme possiamo contemplare quell’amore inesauribile dal Padre Nostro che è nei cieli , e l’entusiasmo di guardare a San Rocco ci sproni sempre più a rispondere modestamente alle attese dei più proverei e discriminati .
Ci accompagni cari amici sempre uno sguardo di contemplazione che incoraggia e rafforza le nostre scelte di vita .
Lo auguro a tutti voi con affetto e tanta fiducia .
Con questi sentimenti cari amici e devoti , comunità che guardate a San Rocco con occhi e cuore speciale vi aspettiamo a questo nuovo incontro all’ombra del nostro Amico e Protettore san Rocco nella bellissima terra di Sicilia a CALDERA di Barcellona Pozzo di Gotto ME, dove Fede , natura e ospitalità si fondono in due parole amore fraterno .
Con san Rocco vogliamo contemplare le bellezze del creato in questa bellissima isola , e vi farete ancora pellegrini itineranti e ricchi di speranze , per andare incontro alla gioia vera che e Cristo Risorto luce del mondo .
Lodiamo Dio per la significativa presenza di S . E. Rev.ma mons. Gianfranco Girotti che per tutti noi celebrerà la Santa Messa centro del nostro convenire .
Un grazie speciale e filiale va all’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mele S. E. Rev.ma monsignor Giovanni Accolla per la sua paterna accoglienza . ( commento di Fratel Costantino De Bellis procuratore e fondatore dell’associazione Europea Amici di San Rocco )
L’Associazione Europea “Amici di San Rocco” nasce da un desiderio di felicità sgorgato dal profondo del cuore. Essa infatti è il frutto della fame di felicità, che covavo in me: e ciò che ha appagato il mio cuore inquieto è stato aver incontrato Cristo, lasciandomi attrarre dal suo Vangelo, che ho approfondito nella conoscenza delle virtù eroiche di San Rocco, il quale ha vissuto in pienezza il Vangelo arrivando a donare la sua vita per Dio e i fratelli. Nell’incontro con la grande figura di San Rocco, gigante della carità, ho sentito d’impeto il forte desiderio di farlo conoscere a quanta più gente possibile. Avvertivo infatti come San Rocco, benché molto venerato in tutta Italia e in Europa, fosse quasi sconosciuto alla grande parte dei cristiani odierni, almeno nella sua verità storica, oscurata da tanto folklore che seppur genuino e animato dalle migliori intenzioni, ne aveva fatto sfocare nel mito la memoria. Ho cercato così di tornare alle fonti, presentandomi al parroco di Voghera, Mons. Achilli che con affetto ed entusiasmo accettò di assistermi dopo la scelta radicale di abbandonare un redditizio e sicuro lavoro per seguire Cristo e San Rocco, dando vita ad un’associazione di fedeli che ne zelasse il culto. Così iniziai a girare per tutta Italia, in visita alle comunità dove è più vivo il culto verso San Rocco, per formare gruppi di preghiera che dessero vita ad una nuova realtà che prese il nome di “Amici di San Rocco”, con l’obiettivo di camminare in comunione con la Chiesa. Volli anche organizzare, nel 1999, un primo incontro di fede e di spiritualità sulle orme del santo pellegrino al quale parteciparono 700 persone provenienti da diverse parti d’Italia.
Successivamente conobbi anche il parroco della chiesa madre di San Rocco in Roma, il carissimo Mons. Filippo Tucci, che accolse la mia scelta di vita garantendo la sua assistenza spirituale al mio cammino vocazionale, incoraggiandomi nell’opera che avevo già avviato a Voghera e successivamente affidandomi la preziosa reliquia del braccio di San Rocco, che da allora porto in venerazione in tutta Europa, ovunque accolta con entusiasmo: lo stesso che avevo provato nel conoscere il Santo pellegrino e che volevo contagiare al maggior numero possibile di persone,perché provassero quella gioia serena che io stesso avevo provato.
Fu così che capii che la spiritualità di questa Associazione non poteva che essere una spiritualità pellegrina, dei pellegrini antichi che abbandonata la propria città, la propria casa, i pochi averi, i propri affetti – in poche parole tutto – facevano la mia medesima scelta radicale di gettarsi prontamente e con completa fiducia ed abbandono nelle braccia e nei progetti della Divina Provvidenza, alla quale che dal momento della partenza si affidavano. Avevano poco, rischiavano tutto, anche la vita, senza alcun tipo di garanzia eppure non esitavano a partire!
Così desidero che sia la spiritualità di noi “Amici di San Rocco”, una spiritualità meditata e nutrita dalla Scrittura e dalla preghiera, vissuta, cui aderire di cuore, completamente affidati alla volontà di Dio e fiduciosi della sua provvidente mano, pronti senza esitazioni a lasciare le nostre comode sicurezze quotidiane per mettersi tutti insieme alla sequela di San Rocco, incontrandoci per pregare, conoscersi, confortarci ed aiutarci vicendevolmente e mettendoci poi a servizio della Chiesa.
Il nostro, amici, deve essere un cuore povero, umile, staccato dal male e dalle cose del mondo, che sappia volare alto, puro, ferito dall’amore di Cristo, infiammato dallo Spirito, tutto di Dio e della sua Santissima madre. Vedrete allora, e ve lo auguro di cuore, scaturire in voi scaturirà quella gioia che ha dato senso alla mia vita.