Trebisacce-26/03/2018: Aieta: le vie d’uscita della politica

Aieta a Trebisacce

TREBISACCE Raccontare le proprie esperienze di sindaco, lasciare un’impronta del proprio operato e della passione politica che ha animato il suo agire quotidiano in una realtà complicata e difficile come Cetraro, al fine di indicare e proporre “Le vie d’uscita” a chi intende cimentarsi nel complicato mestiere di sindaco. E’ questa l’ambiziosa “mission” che Giuseppe Aieta, sindaco “del fare” di Cetraro per circa dieci anni e successivamente consigliere provinciale e regionale, ha inteso affidare al suo libro intitolato appunto “Le vie d’uscita” presentato sabato sera presso il mitico “Miramare Palace Hotel” di Trebisacce alla presenza di sindaci, di amministratori dello Jonio e del Tirreno, di associazioni e di tantissima gente comune che ha voluto stringersi attorno a Giuseppe Aieta che a Trebisacce è di casa avendovi trascorso gran parte della sua giovinezza. E anche la serata di sabato, abilmente coordinata dal giornalista Andrea Mazzotta, si è rivelata, pur nella sua semplicità, un momento di efficace confronto sul ruolo che il sindaco riveste, specie nei nostri paesi e in una condizione fragile e complicata come quella meridionale. Una missione, quella del sindaco,resa ancora più complicata in una realtà intricata come quella di Cetraro nella quale l’on. Aieta, animato da tanto coraggio e da una passione politica quasi eroica, è stato un baluardo di legalità e un costante riferimento per tanti giovani amministratori, dando l’esempio di buone pratiche amministrative e dotando la propria città di servizi e di infrastrutture che hanno consentito un notevole sviluppo sociale e civile. A tratteggiare, in apertura, la matrice, il filo conduttore e lo stile letterario del libro, schietto, scevro del linguaggio arido e paludato del “politichese” e ricco invece di spunti di riflessione e di “pathos”, è stata la prof.ssa Anna Maria Partepilo che ha delineato la figura di un sindaco che, animato da tanto coraggio e dalla passione politica, ha saputo interpretare e trasformare in realtà i sogni e le aspettative della sua gente. E’ quindi seguita la testimonianza diretta del sindaco di Trebisacce Francesco Mundo il quale ha ricordato l’antica amicizia con Aieta, le affinità politiche, le esperienze comuni come consigliere provinciale e come sindaco e il modo di interpretare il difficile “mestiere” del sindaco «che, – secondo il primo cittadino di Trebisacce, – attraverso un rapporto continuo e diretto, deve saper creare suggestioni e coinvolgere i suoi concittadini nel processo di crescita socio-economico e culturale della comunità». Ha concluso i lavori, da par suo, l’autore del libro il quale, attraverso un intervento lucido e appassionato, dopo aver ringraziato i presenti per la massiccia partecipazione, ha ribadito le ragioni e lo spirito che lo hanno portato a partorire la sua creatura: «Nessuna velleità letteraria, – ha ammonito l’On. Aieta confermando la propria naturale schiettezza e ricordando i felici momenti passati a Trebisacce nella sua giovinezza – ma il tentativo di lasciare una traccia dello spirito con cui ho svolto il mio mandato di sindaco in una realtà tormentata dalla presenza di poteri malavitosi che ne hanno metastatizzato la crescita e contro i quali abbiamo saputo porre un argine attraverso una politica sana ed il linguaggio della legalità». Dopo aver ricordato l’eredità “greca” delle nostre popolazioni, capaci di argomentare su tutto ma incapaci di adottare soluzioni, Aieta ha ricordato le opere concrete realizzate a Cetraro a seguito delle “strattonate” ricevute dalla società civile e soprattutto dai giovani che chiedevano strutture e spazi di aggregazione sociale: teatro, museo, strade, piazze, verde pubblico, parcheggi… «e infine – ha ammonito l’on Aieta – il Porto di Cetraro, sottratto da mani oscure e inquietanti e oggi riconsegnato al ruolo di crocevia di sviluppo economico e turistico secondo cui era stato realizzato nel lontano 1953». L’ultimo accenno l’On. Aieta lo ha riservato alle sue iniziative per il diritto alla salute che, – ha concluso tra gli applausi l’autore del libro indicando una… via d’uscita anche al presidente Oliverio – specie sullo Jonio, risulta fortemente compromesso anche per colpa di una politica regionale che troppo spesso si arrocca nei piani alti del palazzo invece di stare tra la gente comune e interpretarne i bisogni, le ansie e le aspettative».

Pino La Rocca