Trebisacce-05/04/2018: Nuoca SS 106:a settembre aprono i cantieri
TREBISACCE Terzo Macrolotto della nuova S.S. 106: per il prossimo mese di settembre è prevista l’apertura dei cantieri e quindi l’inizio dei lavori. Non hanno dubbi in proposito, dopo il via libera del CIPE che ai primi del mese di marzo ha finalmente aperto i cordoni della borsa, fonti locali molto accreditate presso l’Anas e presso il Ministero delle Infrastrutture. Sempre secondo le stesse fonti, ai primi del mese di maggio, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del tratto completato della Sibari-Firmo fino a ieri denominata S.S. 534 di “Cammarata e degli Stombi” e oggi riclassificata come Strada Europea E844, ci sarà l’annuncio ufficiale da parte dei vertici dell’Anas e del Ministero delle Infrastrutture. Neanche il recente, nonché radicale, cambiamento degli equilibri politici, sempre secondo le stesse fonti, potrà annullare o sospendere l’iter burocratico ed il crono-programma dell’avvio dei lavori, anche perché il General-Contractor “Astaldi-Impregilo”, aggiudicatario dell’appalto, scaduti i termini previsti dalla normativa vigente, potrebbe passare alle vie legali e chiamare ai danni sia il Ministero che l’Anas per i danni finanziari causati dal mancato avvio dei lavori. Le procedure di esproprio dei terreni interessati al passaggio del tracciato sarebbero ormai in via di completamento, mentre sarebbe previsto per i prossimi giorni il visto della Corte dei Conti alla concessione del finanziamento. Si tratta, come si ricorderà, di ben 1.335milioni di euro, destinati alla realizzazione dell’intero tracciato Sibari-Roseto Capo Spulico, di circa 39 km. Il Terzo Macrolotto della S.S. 106 è infatti uno dei più importanti cantieri italiani nel campo delle infrastrutture e costituisce, insieme ai 500milioni di euro investiti sulla Ferrovia Jonica, l’investimento più importante acquisito dalla Calabria dopo quello dell’Autostrada del Sole. Sospiro di sollievo, dunque, per quanti a vario titolo sono stati e sono favorevoli alla realizzazione dell’opera e notizia nefasta, invece, per quanti, sempre a vario titolo, si sono tenacemente battuti, non contro la realizzazione di questa importante arteria, ma perché essa venisse realizzata attraverso una maggiore attenzione al rispetto di un territorio molto esile e fragile e, più in generale, della particolare natura dei luoghi. Bene o male che sia, il dado è ormai tratto, l’apertura dei cantieri è imminente ed è il caso, forse, che dell’intera questione si valutino e apprezzino le ricadute positive. A cominciare dalla maggiore sicurezza stradale che sicuramente ci sarà, per finire agli indiscutibili risvolti sul piano occupazionale in un territorio come l’Alto Jonio Cosentino che, anche a causa del suo isolamento geografico, è ormai…alla canna del gas.
Pino La Rocca