Villapiana-16/05/2018: Per il PD continua lo sperpero di denaro pubblico
VILLAPIANA Continua lo sperpero di denaro pubblico da parte dell’esecutivo comunale guidato dal sindaco Paolo Montalti. A ribadirlo, ancora una volta, è il Direttivo del Partito Democratico che, facendo le pulci all’azione amministrativa del governo cittadino, accusa «il sindaco Montalti e la sua fedele giunta di continuare ad affidare onerosi incarichi e consulenze, dopo aver già speso soldi pubblici per un parere legale “pro-veritate” affidato ad un avvocato di Cosenza sempre sullo stesso argomento». Nel caso in specie si trattava di verificare se tre degli stabilimenti balneari di Villapiana-Lido-114 (Aragosta, Calypso e I Tre Leoni) avessero le carte in regola per ottenere e mantenere la concessione demaniale. «Questa volta – scrivono i dirigenti locali del PD – facciamo i nostri migliori auguri allo Studio Legale D’Aloia di Roma per un altro incarico legale da parte del nostro Comune. Ci si prepara così – si legge ancora nella nota diffusa dal PD – a spendere altri soldi pubblici per, eventualmente, ricorrere al TAR nei confronti della Delibera n. 324 del 2018 emanata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione a riguardo dei lavori di bonifica dell’area dell’ex Discarica di Contrada San Francesco». In pratica un’impresa che aveva partecipato alla gara d’appalto, la Ecology Green srl, pare abbia fatto ricorso per essere stata esclusa dalla gara d’appalto per un presunto cavillo procedurale, rispetto a cui era stato chiesto il parere consultivo dal Garante. «Il sindaco Montalti e la sua giunta comunale – si legge nella stessa nota del PD – non si fidano nemmeno dei pareri dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Infatti – si legge ancora – da una disamina del parere del Garante, questo pronunciamento sembrerebbe essere in contrasto con quanto dichiarato dall’esimio Prof. Avv. Mauro F. Magnelli trasmesso al Comune di Villapiana a distanza di oltre un anno dalla data di richiesta del parere, giusta Delibera di Giunta del Comune di Villapiana n. 101 del 7 maggio 2017)». In questo caso, secondo i dirigenti locali del PD, nonostante le recriminazioni evidenziate dall’impresa rimasta fuori dall’appalto, sarebbe stato stipulato un contratto di un 1milione240mila euro sulla base di un altro “parere pro-veritate” a favore di uno studio legale privato, piuttosto che attendere il parere dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione. «Tanto – è l’amaro commento finale dei dirigenti del PD – a pagare sono sempre i poveri contribuenti villapianesi!».
Pino La Rocca