Rocca Imperiale-16/06/2018: Braccio di ferro tra agricoltori e Consorzio di Bonifica
Rocco Gentile
ROCCA IMPERIALE È ormai guerra aperta tra agricoltori e Consorzio di Bonifica di Trebisacce per l’ emergenza irrigua. Sindaci, amministratori comunali, comitato agricoltori e associazioni di categoria si ritroveranno oggi pomeriggio al Monastero dei Frati Osservanti alle ore 19 per determinarsi sulle azioni da intraprendere per risolvere una vicenda a dir poco grottesca: acqua nella diga ma non agli agricoltori. Inadempienze, ritardi e soprattutto disinteresse nei confronti degli imprenditori agricoli. È tempo di ribellarci le arroganze non sono più consentite, ha detto il sindaco Giuseppe Ranù che ha invitato al summit tutti i colleghi dei 16 centri dell’ Alto jonio cosentino. Oltre cento i lavoratori del comparto agricolo che hanno aderito e che si sono detti pronti a scendere in piazza se l’ annoso caso non dovesse essere risolto in pochi giorni. Anche perché lunghi mesi di dura fatica nei campi finirebbero sotto i colpi della siccità. Al tavolo della presidenza oltre all’ avvocato Ranù, siederanno Giovanni Mitidieri delegato della Regione al Consorzio, i sindaci del territorio ed i loro rappresentanti, nonché i portavoce degli agricoltori e i sindacati. Intanto come detto, continua la “lotta” tra il sindaco del Pd, appoggiato da oltre un centinaio di agricoltori, il presidente del consorzio Marsio Blaiotta e la sua deputazione consortile. Peppe Ranù, considerando la somma assai poco consistente per il completamento dei lavori utili agli agricoltori di fronte al presunto diniego di Blaiotta si è detto disponibile a completarli con i soldi del Comune pur di risolvere l’ annoso problema. Ma anche in questo caso- spiega amareggiato il legame prestato da tempo alla politica attiva- la risposta del presidente sarebbe stata negativa.I manifestanti capeggiati dal sindaco hanno iniziato ad alzare la voce quando Blaiotta avrebbe “dribblato” sulla domanda formulata da Ranù sul criterio utilizzato per la distribuzione dell’acqua nel territorio, rispondendo che il telecontrollo è guasto e deve provvedere la Regione ad aggiustarlo.Per Ranù è evidente la difficoltà di Blaiotta di giustificare i tanti errori commessi. E la lotta continua….