Trebisacce-13/07/2018: IPOCRISIA E DIGNITA’
IPOCRISIA E DIGNITA’
“ Seguire un ramo per trovare la foglia, risalire un fiume per scoprirne la sorgente” ( Lu Ji, poeta cinese del secondo secolo dopo Cristo).
E’ strano come nel corso della nostra esistenza ognuno di noi sia costretto a mutuare le proprie convinzioni e cambiare totalmente le sue idee.
Si potrebbero fare tantissimi esempi: scelte professionali, passioni sportive, ideologie politiche, amori eterni, modo di vestirsi e di alimentarsi ed altro ancora.
Ma tutto questo non può e non deve farci diventare ipocriti, in quanto alla base di ogni nostro comportamento deve esserci la dignità; tutto può cambiare, anche le idee, ma la dignità di ognuno non può essere calpestata.
Ma, spesso, non si tiene conto di tutto ciò, in special modo quando si catalogano le persone in due categorie: quelle di serie superiore e quelle di serie inferiore.
Ma questa distinzione, il più delle volte, è completamente errata, anzi corrisponde esattamente al contrario.
Ed ecco allora che ci si comporta come lo struzzo, si caccia la testa sotto la sabbia per evitare di riconoscere la poco edificante consapevolezza di un comportamento sbagliato delle nostre presunte e molto esibite qualità di uomini o donne intellettualmente onesti.
E, tante volte, vorremmo ricordare, che la mediocrità di spirito non deve essere mai disgiunta da una grande bassezza d’animo.
In tutti i settori della vita sociale vi sono ingiustizie e per alcuni tutto pare debba essere facile, mentre per altri la benchè minima cosa sembra impressa da Sisifo ( il povero figlio di Eolo, costretto a spingere sulla cima di una montagna un grosso macigno che poi rotolava a valle).
La serietà e la dignità non vengono più apprezzate da nessuno, forse perché è molto più facile e comodo ammantarsi di gloria effimera, incentivare coloro i quali “giocano” con l’ingenuità altrui e, purtroppo, con la mancanza di conoscenze specifiche nei vari settori in cui si cimentano.
Ci piacerebbe tantissimo che la gente cambiasse opinione su molte cose e questo sì che sarebbe un mutuare l’idea positiva, anche per evitare la proliferazione della mediocrità, della invidia, della vanità, dell’abuso rivolto esclusivamente al conseguimento della propria piccola notorietà di periferia.
“Nessun amico mi ha reso servigio, nessun nemico mi ha recato offesa, che io non abbia ripagato in pieno” (Lucio Cornelio Silla).
Ci sono persone che salgono su una barca e attraversano il mare. Ci sono persone che seguono il ramo per trovare la foglia e che risalgono il fiume per scoprirne la sorgente.
RAFFAELE BURGO