Albidona-03/08/2018: LETTERA APERTA AI CITTADINI DI ALBIDONA
COMUNICATO STAMPA
LETTERA APERTA AI CITTADINI DI ALBIDONA
Carissimi cittadini, ci corre l’obbligo di intervenire pubblicamente attraverso la presente lettera, al fine di informarvi che ciò che è apparso sugli organi di stampa in data 29 luglio 2018, a firma dell’assessore Munno Caterina, non è altro che un concentrato di bugie. Senza invadere il campo degli organi preposti ad accertare se quanto realizzato dal fratello dell’assessore Munno costituisce abuso edilizio e quindi reato perseguibile penalmente, riteniamo che sia giusto fornire alla cittadinanza la verità dei fatti, a seguito delle tantissime fesserie elencate dall’assessore prima in consiglio comunale e poi sulla stampa. Fin dal mese di gennaio, la minoranza aveva fatto presente alle competenti autorità comunali e soprattutto al sindaco, di un probabile abuso edilizio nello stabile dove abita l’assessore, con l’intento di provocare una discussione in consiglio comunale dove l’assessore avrebbe potuto maturare l’idea di un possibile passo indietro evitando il tutto. Nessuno ha mosso un dito fino ai primi del mese giugno, quando sono stati costretti ad intervenire i Carabinieri di Trebisacce a verificare se i lavori erano stati realizzati con autorizzazione o meno, vista l’inerzia da parte degl’organi comunali preposti. A seguito di tutto ciò, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Ing. Cersosimo Antonio, emetteva ordinanza di “sospensione dei lavori e messa in ripristino dei luoghi in conseguenza all’accertamento eseguito in data 07/06/2018, durante il quale sono stati rilevati lavori edili in assenza di titolo abilitativo per la loro esecuzione. Il ripristino dello stato dei luoghi deve avvenire entro 90 giorni dall’accertamento”. Termini che stanno anche per scadere. Di due cose siamo sicuri. La prima della inconsapevolezza e della buona fede del fratello dell’assessore. La seconda che la stessa, dopo quanto affermato, ha perso la testa o non l’ha mai avuta. Il comportamento dell’amministratore Munno Caterina non può essere giustificato in nessun modo. A questo punto la domanda è doverosa. E’ una questione di incompetenza o di connivenza? Questi sono i fatti e non quello che dice l’assessore. La stessa si è dimenticata di dire in consiglio e ai giornali che c’è un’ordinanza di demolizione. Naturalmente sarà la Magistratura a stabilire come sono andati i fatti e quali saranno le conseguenze a carico del fratello dell’assessore. Sarebbe riduttivo chiedere le dimissioni da assessore solo per questo motivo. A titolo informativo riportiamo quanto affermato in consiglio dalla stessa. In merito al sequestro dei boschi, che sta paralizzando l’intera comunità albidonese, l’assessore ha dichiarato che lei è d’accordo anzi d’accordissimo che i boschi restino sequestrati nella speranza che si scoprano gli autori. Naturalmente anche noi siamo d’accordo sul fatto che si facciano le indagini, ma nel contempo la nostra richiesta al Procuratore è stata quella di un colloquio per far presente le difficoltà in cui versa la cittadinanza, naturalmente nel rispetto dell’attività investigativa. Ma lei non lo ha capito. Ha fatto questa dichiarazione solo per spirito di contraddizione. Nella sua qualità di assessore alla sanità la sig.ra Munno dovrebbe passeggiare per le strade del centro abitato per rendersi conto dello stato di degrado in cui versa il paese. E non ci riferiamo solo alle erbacce ma anche ai cani randagi aggressivi, ai topi che assomigliano a dei gatti. Tant’è che i gatti hanno paura degli stessi topi. Non dobbiamo dimenticare neanche il fatto che nella sua qualità di assessore al lavoro non ha mosso un dito per creare qualche opportunità anche a tempo determinato per quei pochi giovani che ancora credono in un riscatto socio-economico di Albidona. Eppure in campagna elettorale, a parole, si erano risolti tutti i problemi occupazionali, promettendo più posti rispetto al numero degli abitanti. Per quanto riguarda le deleghe ai servizi sociali e alle pari opportunità, probabilmente la stessa dovrebbe prima capire il significato e l’importanza di queste deleghe e poi attivarsi. Non si può assolvere il mandato con una cena o con il sevizio delle cure termali, dove ci potrebbe anche essere un diverso interesse. A titolo informativo facciamo presente all’assessoressa che in altre realtà esistono le commissioni di pari opportunità che puntualmente discutono e affrontano le problematiche legate al mondo della donna. Quale atto ha fatto l’assessore Munno per valorizzare la donna albidonese? A differenza tua, noi siamo convinti che nessun cittadino, al netto dei familiari, ti abbia potuto dare la solidarietà, per il semplice motivo che sei venuta meno al tuo ruolo istituzionale e ai proclami elettorali. BUGIARDA, BUGIARDA BUGIARDA. Peccato che non esiste un Pinocchio al femminile altrimenti potresti girare il film che sarebbe da premio oscar. Questi sono alcuni motivi per i quali la Munno dovrebbe dimettersi senza necessità di un ritiro delle deleghe da parte del sindaco responsabile di tutto ciò. Sindaco, perché non apri gli occhi e guardi aldilà del tuo naso allontanando i ruffiani che ti hanno fatto perdere la faccia difronte all’intera comunità facendoti fallire politicamente?
Albidona lì 03.08. 2018
L’Opposizione
Lista Uniti per Albidona