Trebisacce-18/08/2018: Igiene urbana: scattano foto-trappole e pesanti sanzioni per chi viene colto in flagranza a smaltire i rifiuti in modo irregolare
TREBISACCE Igiene urbana: scattano foto-trappole e pesanti sanzioni per chi viene colto in flagranza a smaltire i rifiuti in modo irregolare. Così chi, pur non ricevendo alcun beneficio economico, da anni differenzia i rifiuti e li smaltisce con il “porta a porta”, emette un sospiro di sollievo e dice “finalmente”, ma in tanti, guardando a ritroso, hanno poca fiducia che alle foto-trappole seguano comportamenti coerenti, perché finora gli amministratori, pur avendolo minacciato più volte, si son guardati bene dal sanzionare, preferendo usare il guanto di velluto nei confronti degli ostinati che preferiscono smaltire i rifiuti nel famigerato sacco nero che poi buttano dappertutto e soprattutto ai margini delle strade cittadine arredandole con sacchi e sacchetti multicolori e rendendole brutte da vedersi e indecorose. In particolare durante il periodo estivo ancora in corso, agli incalliti “sporcaccioni” del luogo si sono aggiunti tanti cosiddetti turisti che, non essendo nei paesi e nelle città di residenza abituati al sistema del “porta a porta”, hanno preferito imitare gli sporcaccioni trebisaccesi contribuendo a rendere la città poco accogliente e poco vivibile. Da qui, forse, la decisione degli amministratori di effettuare un giro di vite nei confronti dei trasgressori. «Tenere pulita la città – si legge in una nota del Comune corredata da eloquenti immagini – è un impegno che nessuno può portare avanti da solo: né chi la governa, né le ditte che si occupano del servizio di nettezza urbana, né i singoli cittadini, ma solo operando insieme si può raggiungere questo obiettivo». Del resto, come si vede chiaramente dalle immagini, non si tratta della vecchietta che ha difficoltà oggettive a fare il “porta a porta”, ma di belle signorine succinte che, di soppiatto, si avvicinano ai posti dove di solito si fanno gli accumuli e smaltiscono sacchi e sacchetti in modo furtivo. Una di loro, come si vede, ha le braccia talmente ingombrate che è costretta a far rotolare un sacchetto con il piedi. Una cosa veramente indecente, dunque, che mortifica la civiltà di una comunità che ha una lunga storia di cultura e di civiltà e fa bene l’esecutivo comunale a imprimere una sterzata, perché è dovere dell’Amministrazione Comunale svolgere nei confronti dei cittadini una funzione educativa, per garantire che la libertà e i diritti di ognuno non siano violati dai comportamenti incivili e scorretti dei pochi». Detto questo, il Delegato all’Ambiente Franz Apolito, nel postare sul web alcune immagini che si riferiscono a un angolo del centro storico abitualmente ammorbato dai rifiuti, ha annunciato che in diverse zone della città sono state installate una serie di foto-trappole, con lo scopo di intercettare coloro che si fanno beffa dello sforzo di chi invece cerca di mantenere pulita la propria città e di chi si impegna, con senso di responsabilità, a fare la raccolta differenziata. «Ovviamente, – si legge nella stessa nota – ai fautori del gesto, una volta individuati, è stata elevata una pesante sanzione, così come a tutti coloro che sono stati ripresi nel compiere questo atto così poco civile. Ovviamente – ha commentato il sindaco Francesco Mundo – il nostro auspicio è che non debba essere la deterrenza delle foto-trappole a convincere tutti che in una città pulita si vive meglio, ma dovrebbe essere il senso civico, ma dove il senso di appartenenza al proprio paese e il rispetto dello stesso viene a mancare, per un’amministrazione comunale è dovere intervenire con risolutezza. La sanzione comminata – ha dichiarato ancora l’Avv. Mundo – non è la prima e non sarà l’ultima, per cui invito tutta la cittadinanza a vegliare sui beni comuni, sulle nostre piazze, sulle nostre strade, sui nostri parchi e di segnalare comportamenti scorretti, anche invitando chi li compie ad evitarli. Trebisacce – ha concluso in modo accorato il sindaco Mundo – è di ognuno di noi, è la nostra casa: rispettiamola, tuteliamola e prendiamocene cura tutti insieme».
Pino La Rocca