Cosenza 17/12/2018: Ospedale di Cosenza, U.Di.Con.: “I pazienti lasciati al freddo e al gelo”
COMUNICATO STAMPA
Ospedale di Cosenza, U.Di.Con.: “I pazienti lasciati al freddo e al gelo”
Cosenza, 17/12/2018 – “La scorsa settimana presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza si battevano i denti – scrive in una nota Giandomenico Carino, responsabile U.Di.Con. – non è una metafora ma proprio in pieno inverno al nosocomio cosentino non c’era la possibilità di riscaldarsi in quanto gli impianti di riscaldamento risultavano essere totalmente inesistenti. In particolare presso l’ambulatorio trasfusionale, dove i ragazzi Thalassemici e altri emoglobinopatici svolgono la loro terapia, c’era un’atmosfera siberiana. Tutt’altro che di buon auspicio natalizio, poiché i pazienti tentavano di coprirsi quanto più possibile, mentre un ago al braccio li immobilizzava su un lettino, ed erano intenti a cercare di terminare l’emo-trasfusione, terapia già di per sé delicata che salva loro la vita e che richiederebbe ai medici ed ai responsabili di mettere in campo un minimo d’attenzione in più”.
La situazione nell’Ospedale di Cosenza non sembra essere delle migliori. I pazienti sono ricoverati al freddo e al gelo senza poter effettuare le cure in un clima quanto più tranquillo possibile, considerando che già è difficile per loro doversi sottoporre a determinati trattamenti.
“A nulla sono serviti i climatizzatori che, anche se fisicamente esistono e sono installati, non sono funzionanti – continua Carino- una situazione incredibile ed ancor più assurda se si pensa in quale periodo stagionale ci troviamo. Ma la domanda mi sorge spontanea: chi gestisce questi reparti riesce, ogni tanto, ad avere un pensiero lucido da dedicare ai loro pazienti? La cosa che ci lascia senza parole è che questa situazione diventi abitudine, o ancor meglio questa rassegnazione, e rischi di diventare accettazione. C’è anche il rischio anche che le cose facilmente risolvibili diventino montagne invalicabili e che la mancanza di fondi diventi un semplice scudo brandito dai vari dirigenti e responsabili, dove potersi nascondersi – conclude Carino – anche quando basterebbero minime accortezze in più per assicurare ai cittadini ed ai pazienti il superamento di ogni imprevisto e realizzare, finalmente, una buona gestione. Chiediamo che gli enti competenti intervengano il prima possibile per cercare di appore una toppa all’inefficienza del sistema sanitario calabrese, che già è grave di per sé”.