Italia-11/01/2019:TRASGRESSIONE, STUPIDITÀ E MAFIA
TRASGRESSIONE, STUPIDITÀ E MAFIA
Quando è iniziata la trasgressione? Alla fine del Medioevo, quando qualcuno si è reso conto che Dio non poteva negare agli uomini ciò che preferivano fare (inutile elencare); e quando altri si sono convinti che non poteva esistere un Dio che considerava peccato quelle stesse cose di cui sopra: Atei che poco tempo prima sarebbero finiti sul rogo.
La neonata trasgressione ha poi invaso anche altri campi: essere ricchi, producendo beni e tecnologie, non apriva le porte dell’Inferno (“È più facile che un canapo passi nella cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”).
Ed è entrata anche nel campo artistico. Non si dipinsero o scolpirono più soltanto Santi o Madonne, ma anche tutto il resto del pianeta Terra.
Poi, ancora nell’arte, ha cambiato il modo. La fantasia grafica nelle forme e nei colori ha indicato una via creativa alternativa.
Purtroppo poi è iniziata la trasgressione stupida. L’uso delle droghe ha creduto di far raggiungere al nostro cervello ulteriori e più vasti orizzonti, mentre in realtà lo gettava negli abissi della dipendenza, della demenza e della morte.
La trasgressione sulla produzione e la distribuzione degli stupefacenti, fatta propria dalle fasce delinquenziali, ha dirottato grandi ricchezze e potere nelle loro mani.
E quanto potere lo dimostra anche la semplice ed emblematica storia di Nicola Gratteri, oggi Procuratore della Repubblica (o di quel che ne rimane) di Catanzaro. Un uomo che, invano, sta cercando di far capire al mondo l’abnorme espansione della ‘Ndrangheta, ottenuta proprio dalle enormi ricchezze procurate dalla distribuzione delle droghe.
E non solo. Basti vedere il recente episodio del Cara di Crotone (Centro richiedenti asilo), uno dei più grandi d’Europa, che da dieci anni era in mano alla ‘Ndrangheta (arrestate 68 persone dalla direzione antimafia di Catanzaro, per appropriazione indebita di 38 milioni di fondi pubblici).
Questo flagello della droga può essere paragonato a quello della Peste Nera, che, nel 1350, produsse circa 50 milioni di morti in Europa.
Tutto questo per dire che quando la trasgressione è accompagnata dall’intelligenza, crea genialità; quando dalla stupidità, tragedie e morte.
Maurizio Silenzi Viselli