In data 30 gennaio u.s., si è tenuta l’Assemblea Generale del Nidil Cgil Comprensorio Pollino Sibaride Tirreno, per il completamento della Segreteria e la discussione sullo stato della vertenza dei lavoratori, in particolare degli LSU ed LPU contrattualizzati occupati a T.D. c/o gli Enti. Sono stati eletti, su proposta del Segretario Generale Vincenzo Laurito, dando un giudizio positivo sul lavoro svolto, i compagni Carolina Luzzi e Angelo Castellano, i quali sono stati riconfermati all’unanimità nel loro ruolo precedentemente ricoperto.
Alla riunione erano presenti il Segretario Gen.le CGIL comprensoriale, Giuseppe Guido e il Coordinatore NIDIL Regionale, Antonio Cimino
L’assemblea, dopo aver approvato il bilancio preventivo anno 2019, d opo ampia discussione ha assunto la relazione introduttiva del Segretario Gen.le Nidil Vincenzo Laurito e le conclusioni del Coordinatore regionale Antonio Cimino, con l’impegno di richiedere, unitamente a CGIL, CISL e UIL regionali, a seguito delle iniziative sindacali messe in atto nella regione Calabria, nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno,a sostegno della vertenza dei 4000 lavoratori interessati al processo di stabilizzazione, che ci ha visto impegnati a numerose iniziative di lotta, con il sostegno delle amministrazioni comunali, dell’ANCI Calabria, della Regione Calabria e della CEI Calabria, con la conclusione della manifestazione tenuta a Roma il 21 dicembre scorso, conclusosi con l’incontro tenutosi al Senato della Repubblica con il Presidente della Commissione Lavoro e il Senatore calabrese Auddino; in tale circostanza la delegazione sindacale calabrese strappò l’impegno del Governo alla convocazione di un tavolo tecnico, necessario per superare le criticità persistenti aggravate nella Legge di Bilancio approvata il 30 dicembre u.s., nella quale non si prevedono le deroghe necessarie a superare i vincoli assunzionali esistenti con riferimento ai piani triennali dei fabbisogni occupazionali previsti dalla legislazione corrente per gli Enti locali dai quali gli stessi lavoratori dipendono, nonché non si prevede la storicizzazione delle risorse poste in essere dal Ministero del Lavoro, bastevoli per solo 4 anni che di per se rappresentano una forte limitazione alla stabilizzazione dei lavoratori. Ciò premesso e in considerazione anche della proroga dei contratti in scadenza al 31 ottobre 2019, si rende indispensabile ed urgente affrontare in modo esaustivo e definitivo la problematica che interessa circa 4000 lavoratori calabresi che dal 1 gennaio 2015 hanno un contratto di lavoro a T.D. prorogato di anno in anno fino alla scadenza del 31 ottobre del 2019 con l’incognita che dal 1 novembre gli stessi possono ritrovarsi con lo status di disoccupati.
L’assemblea ha stigmatizzato il comportamento del governo nell’aver sostanzialmente riportato i lavoratori suddetti nella condizione in cui si trovano gli LSU delle altre regioni (Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna) che diversamente dalla Calabria non hanno avviato alcun percorso di contrattualizzazione. A tal fine, la mobilitazione dei lavoratori si renderà necessaria se il Governo nel frattempo non porterà al tavolo tecnico , proposte di merito accettabile e risolutive, dopo oltre circa 18 anni di lavoro in nero per la P.A., e gli ultimi 5 anni con un contratto sia pur a T.D. non è assolutamente plausibile, in una regione come a Calabria che ha alti tassi di disoccupazione e di povertà assoluta, lasciare per strada 4000 famiglie.
Il Segretario Gen.le Nidil Cgil Comp.le
Vincenzo Laurito