Alto Jonio-19/02/2019: La Provincia di Cosenza viaggia a due velocità
ALTO JONIO La Provincia di Cosenza a due velocità: quella concreta e rapida con cui si sta ricostruendo la sagoma della Strada Provinciale 149 scivolata a valle per una frana nella frazione “Cret’ russ” e quella, lenta, farraginosa e quasi indisponente, con cui si procede al consolidamento del ponte sul Saraceno che ha portato alla chiusura al traffico della Provinciale 253 che collega Trebisacce con Villapiana. Nel primo caso la Provincia, dopo il tempestivo sopralluogo effettuato dall’Ing. Claudio Le Piane Dirigente del Settore Viabilità e Manutenzione, ha subito utilizzato il criterio della somma urgenza che, come è noto, consente di superare ogni indugio e di disporre, contemporaneamente alla redazione del verbale in cui sono indicati i motivi dell’urgenza, le cause che hanno provocato l’interruzione e i lavori necessari da eseguire, l’inizio immediato dei lavori entro il limite di 200mila euro. Cosa che è stata fatta sulla Provinciale 149 tanto è vero che i lavori, seppure abbastanza complessi e impegnativi, sono stati eseguiti velocemente e tra pochi giorni la strada sarà riaperta al traffico, con legittima soddisfazione degli utenti di quella strada e in particolare degli studenti che frequentano il Professionale di Oriolo. Procedura ben diversa, invece, quella utilizzata per i lavori di consolidamento del ponte sul Saraceno che, oltretutto, interessa un’utenza maggiore. Qui la Provinciale 253, interdetta già da alcuni anni al traffico pesante, tra cui gli autobus, è stata transennata e chiusa al traffico dal 12 novembre scorso, con tutte le legittime proteste delle popolazioni locali e da allora, a distanza di oltre tre mesi, i lavori, seppure iniziati, procedono tanto a rilento che sono in molti a temere che ben difficilmente la riapertura al traffico della strada potrà avvenire entro il mese di maggio come ha assicurato lo stesso Dirigente della Provincia nell’incontro con la popolazione locale sollecitato dal Comune di Trebisacce. Sono in tanti, infatti che, oltre all’apposita Commissione istituita dal comune di Villapiana per vigilare sulla celerità dei lavori, si recano quotidianamente a controllare che il cantiere aperto vada avanti con la celerità che merita un’emergenza come quella e sono in tanti quelli che, percorrendo quella strada quotidianamente sono assoggettati a un percorso alternativo lungo, insidioso e posto sotto l’occhio vigile dell’autovelox a lamentare la lentezza dei lavori. Di questo passo, sostengono in tanti sull’apposita pagina-web allestita proprio per tenere alta l’attenzione su questo problema, arriverà l’estate e il ponte sarà ancora chiuso al traffico, con tutti gli immancabili danni economici collegati al turismo relativo alla stagione estiva. Non si poteva, si chiedono in tanti, attivare anche nel caso del ponte sul Saraceno la procedura di somma urgenza? Come mai da una parte si procede con la velocità di una freccia rossa e dall’altra con la lentezza di una tradotta?
Pino La Rocca