Trebisacce-22/02/2019: Il Consiglio Comunale contro Enel Spa che taglieggia i comuni
TREBISACCE Solidarietà del Consiglio Comunale di Trebisacce al Comune di Nocara ed energica presa di posizione nei confronti delle Misure di Salvaguardia adottate dall’Enel Spa nei confronti dei comuni che, anche parzialmente, risultano morosi nel pagamento dell’energia elettrica. Succede in pratica che l’Enel, in base ad una legge dello Stato ritenuta iniqua e penalizzante soprattutto per i comuni calabresi, quando un comune è moroso, anche parzialmente, taglia l’energia elettrica sui contatori incriminati e applica un’addizionale che arriva anche oltre al 51% della somma accumulata, mettendo praticamente in ginocchio i comuni, soprattutto quelli più piccoli che hanno difficoltà ad andare avanti. Dall’applicazione unilaterale del cosiddetto regime di salvaguardia, per l’ente interessato, subentra una sensibile maggiorazione delle tariffe, calcolata in base ad un coefficiente chiamato Parametro Omega che, per la Regione Calabria, è in assoluto il più alto di tutta Italia, pari a 51,86 punti contro, ad esempio, i 13,89 della Lombardia, i 12,39 di Veneto ed Emilia Romagna, i 15,90 di Toscana, Marche ed Umbria e i 39,96 della vicina Sicilia. Si tratta, come è facile osservare, una iniqua disparità di trattamento tra le regioni del Nord e quelle del Sud, in particolar modo la Calabria, che ha spinto il Consiglio Comunale di Trebisacce ad adottare, all’unanimità dei presenti, una mozione «che – si legge in una nota proveniente dall’Ufficio-Stampa del Comune – sarà sottoposta agli altri Comuni del territorio ed alla Regione al fine di indurre il Governo Centrale ad una riflessione, ponendo una semplice domanda: “Perché sono le regioni del Sud quelle che vengono sempre più penalizzate?”. L’Assessore ai Lavori Pubblici Filippo Castrovillari, che ha esposto la questione nel corso del Consiglio Comunale, ha così commentato: «Il Regime di Salvaguardia – ha dichiarato l’Assessore Castrovillari che ha illustrato in Consiglio la problematica che in passato ha interessato seppure parzialmente anche il Comune di Trebisacce – è una misura particolarmente iniqua e penalizzante. Lo è per qualsiasi Comune ma lo è ancora di più per i comuni calabresi che sono sottoposti ad una vessazione in alcuni casi tre volte superiore a quella degli altri comuni, soprattutto quelli del Nord. Non è chiaro – ha commentato l’Assessore Castrovillari – il motivo di questa discriminazione, e la ratio di questa norma. Se un Ente è in ritardo con i pagamenti – ha concluso il dr. Castrovillari – lo è in funzione di una reale difficoltà, non certo per un capriccio e penalizzare un comune in difficoltà alzando le tariffe per la fornitura di un bene fondamentale come l’energia elettrica è un paradosso difficilmente comprensibile». «Davanti a questa palese diseguaglianza di trattamento – ha commentato da parte sua il sindaco Franco Mundo – dobbiamo fare squadra tra tutti i Comuni Calabresi, reclamare con una sola voce e spingere affinchè questo meccanismo iniquo, penalizzante e discriminatorio per i paesi e le città del Meridione venga quanto prima rivisto e archiviato. Non è accettabile – ha aggiunto il primo cittadino – che a fronte di una medesima fattispecie ci sia una tale diversità di trattamento. Invito pertanto i miei colleghi-sindaci – ha concluso l’Avv. Mundo – a discutere e ad approvare quanto prima in Consiglio Comunale la stessa mozione che ha approvato il Consiglio Comunale di Trebisacce, per mandare un segnale, chiaro ed inequivocabile, di protesta e di condanna contro il sistema del Regime di Salvaguardia che punisce, invece di supportare, gli enti in difficoltà». L’atto deliberativo del Consiglio Comunale sarà inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Interno, all’Autonomia Nazionale per l’Energia, all’ANCI Nazionale e Regionale, per chiedere di avviare le più utili ed opportune iniziative dirette a riportare equità e giustizia tra i Comuni che non certo per negligenza non possono garantire con puntualità i pagamenti, considerando, tra l’altro, che i relativi ruoli vengono incassati semestralmente e con somme inferiori, mentre le fatture di pagamento sono bimestrali e anche questo contribuisce a generare il debito.
Pino La Rocca