Villapiana-30/03/2019: Presentato il libro “Mentalcoaching e autoformazione nelle scuole multiculturali”

 

 

 

 

 

 

 

Villapiana:30/03/2019

Presentato il libro “Mentalcoaching e autoformazione nelle scuole multiculturali”

“Mentalcoaching e autoformazione nelle scuole multiculturali” è il titolo dell’interessante libro di Giuseppe Costantino, edito dalla Aljon, presentato lo scorso 29 marzo, presso la sala riunione dello storico Palazzo Gentile, in Villapiana Centro. Al tavolo dei relatori: Il sindaco Paolo Montalti, Rosa Falabella (Assessore al comune di Villapiana), Angiola Italiano (docente della scuola media di Villapiana), Mariagrazia Scarnecchia (Editrice Aljon-no profit), Gianni Mazzei (Filosofo, Storico, Romanziere, Saggista e Poeta). Le conclusioni sono state affidate all’autore del libro Giuseppe Costantino. Il mentacoaching-è stato sottolineato dai relatori- apre la mente delle persone facendo loro vedere le cose da una prospettiva diversa, le aiuta a definire meglio i propri obiettivi e soprattutto a trovare gli strumenti e le risorse per raggiungerli. Grazie al mentalcoaching le persone possono arrivare a raggiungere gli obbiettivi prefissati con le proprie forzeIl mental coach non dice quello che le persone devono fare, ma funge da guida fino al raggiungimento dell’obbiettivo. Allena in modo da far tirare fuori il meglio delle persone e soprattutto a essere in grado di farlo da soli, a diventare autonomi e ad autogestirsi. L’autoformazione, o apprendimento autodiretto, è quel processo che vede il soggetto in una posizione attiva rispetto alle conoscenze ed esperienze che sperimenta. Tale posizione “attiva” spinge il soggetto a essere motivato ad apprendere, poiché istigato da fattori interni quali: bisogno di autostima, desiderio di autorealizzazione, acquisizione di conoscenze specifiche utili sia nella vita quotidiana che in quella lavorativa. In realtà l’autore attraverso la sua esperienza didattica in quanto già docente di matematica ha inteso riportare in sintesi nel libro almeno una parte del suo vissuto. E’ stato anche sottolineato che l’incontro avrebbe meritato come location una scuola, perché i destinatari sono gli studenti, ma non sempre è possibile per l’autore in genere, nel breve periodo, realizzare i propri desideri. E così Gianni Mazzei dopo aver spiegato il programma della serata, ha precisato che per tutti è importante essere felici e stare bene con se stessi e con gli altri, E’ ancora importante conoscere le proprie capacità per decidere poi “se posso farcela per raggiungere un determinato obiettivo”. Relazionarsi e rapportarsi con gli altri è fondamentale per la conoscenza in generale e per capire cosa si vuol raggiungere. Si chiede: ma la scuola attuale è per la convergenza di interessi? E ancora ha aggiunto che è il momento di scoprire il dialetto che dà forza viva alla lingua Italiana. Dopo il saluto istituzionale il Sindaco Paolo Montalti ha precisato che il luogo più adatto per questo tipo di incontri è la scuola. Crede in queste iniziative che sono sempre utili culturalmente. Per Mariagrazia Scarnecchia il libro di Giuseppe Costantino è utile. La scuola è importante perché ha la responsabilità di formare i giovani. La scuola è agenzia formativa. “Emozioni e Sensazioni” è ciò che viene cancellato dagli alunni perché hanno paura. Va bene l’intelligenza artificiale, ma è diversa perché manca la componente affettiva e quella della comunicazione. Giuseppe Costantino ha spiegato che il libro è venuto fuori perché nella scuola si fanno esperienze formative importanti, ma manca la capitalizzazione. C’è nel libro la mia esperienza fatta nella scuola come insegnante. Le attività svolte a scuola hanno arricchito il mio sapere anche professionale. L’autoformazione è importante anche perché ci porta a riflettere giorno per giorno. Sui contenuti si può discutere, ma resta l’importanza del metodo. Il libro esce ora e, cioè, dopo che sono uscito dalla scuola come educatore. Titti Cardamone, docente del liceo di Trebisacce, ha tra l’altro suggerito la necessità di recuperare l’etimologia della parola e di insegnare la pericolosità dei social, delle false notizie che circolano nel web. E’ pericoloso per i giovani perché si allontanano dalla vera conoscenza e dal sapere. Per Angiola Italiano è’ un libro asciutto, scientifico, dove la mano dell’autore non viene fuori. L’autore racconta dei problemi che vivono i ragazzi nella scuola media. Dietro ogni ragazzo c’è un mondo! Io da insegnante osservo gli alunni e ho rispetto. Il libro pare si sia scritto da solo e c’è del vissuto, il vissuto dell’autore. E’ importante la conoscenza di sé per organizzare il proprio futuro. La scuola deve fare unione e andare incontro ai bisogni degli alunni. Il dibattito ricco di interventi è continuato coinvolgendo, oltre diversi docenti, anche un gruppo di alunni del liceo presenti all’incontro.

Franco Lofrano