ALBIDONA-13/04/2019: Il sindaco Di Palma risponde per le rime ai suoi detrattori
ALBIDONA Il sindaco Di Palma risponde per le rime ai suoi detrattori e, nel farlo, non usa mezzi termini, a partire dal contestare l’anonimato dietro cui si celano i sedicenti “cittadini albidonesi” per muovere pesanti critiche alla sua Maggioranza. Questo comunque, dopo avere verbalmente manifestato l’intenzione di rivolgersi alla Polizia Postale per risalire agli autori della lettera anonima diffusa sul web, il Comunicato-Stampa attraverso il quale la dr.ssa Filomena Di Palma, sindaco di Albidona, intende ristabilire la verità: «Ci vuole grande sfacciataggine nel parlare a nome di una moltitudine di cittadini quando, in effetti, dietro l’anonimato si nascondono 3 soli individui, magari neanche appoggiati dalle rispettive famiglie. Questi individui, in apparenza, hanno dato il sostegno elettorale alla Lista “Insieme si può” nata per prendere le distanze dai metodi del passato, ma nel corso di questi quasi 3 anni, in effetti, hanno tentato solo di ottenere benefici a proprio favore, a cui la sottoscritta si è fermamente opposta. QUESTA E’ LA VERITA’! I cittadini onesti, i veri albidonesi, che costituiscono la maggioranza che ha determinato il grande successo della Lista, hanno avuto e continuano ad avere nei nostri confronti solo espressioni di elogi ed incoraggiamento ad andare avanti, incuranti delle cattiverie e maldicenze messe in giro da pochi cani famelici. Quando sono stata chiamata a guidare la lista, i patti erano chiari: nessun inciucio, ma riconoscimento del merito e tanto lavoro al servizio della collettività. I 3 anni di lavoro intenso hanno prodotto finanziamenti per 1milione e200mila euro solo dopo due anni e mezzo, altri finanziamenti sono in arrivo. Il ritardo nella realizzazione delle opere, è da imputare alla lentezza della macchina burocratica, non certo al nostro immobilismo, e questo i firmatari dell’articolo lo sanno molto bene, visto che fino a poco tempo fa hanno seguito l’attività amministrativa. I loro obiettivi però erano ben altri! Non erano certamente interessati al lavoro per il bene collettivo ma alle poltrone e agli incarichi. Questo è quello che hanno visto gli albidonesi. Fin dagli ultimi mesi del 2016 si sono palesati i primi malumori quando, alla richiesta di favori per gli amici, la sottoscritta ha opposto ferma resistenza, supportata dalla parte sana dell’Amministrazione. Tale posizione, mal digerita da chi adesso protesta, ha fatto capire loro che i patti andavano rispettati senza nessuna deroga. Ho dovuto sopportare le resistenze ed i sabotaggi di questi tre individui, ma gli impegni presi con i cittadini, la forza derivante da un’onorata carriera lavorativa che cercano di infangare in tutti i modi, mi fanno andare avanti a testa alta. Il riserbo che ho voluto mantenere è dettato dall’avversione per i metodi falsamente declaratori usati sui social: tutte le false perle di saggezza sprecate nel tentativo di darsi una dignità ormai persa e a cui può credere solo chi non è a conoscenza dei fatti: tante le “false verità” dette e non dimostrate nel tentativo di infangare chi infangabile non è. I cittadini albidonesi sanno che sono al servizio della collettività. Non altrettanto si può dire di chi da due anni circa sogna di ribaltare la situazione dal momento in cui ha realizzato che con la sottoscritta non può soddisfare le proprie insane voglie. Non è giusto e morale, in una piccola comunità come la nostra, favorire qualcuno a danno di altri. Il principio è quello di dare quello che si può a tutti nella massima trasparenza e legalità. Tutto ciò ha cozzato contro gli interessi di chi ha investito nella campagna elettorale ed ora chiede il tornaconto. Non è colpa di nessuno se, arbitrariamente, sempre gli stessi individui si sono costruiti castelli poi franati miseramente al suolo nel momento in cui si impongono regole e legalità. Con mia grande felicità e sollievo, la parte sana della comunità albidonese, nel momento in cui ha capito il grande raggiro perpetrato dai soliti 3, ha dato attestazione di stima e solidarietà a tutta l’Amministrazione generando uno slancio per portare a termine il mandato elettorale consegnato dalla “vera” maggioranza elettorale. Mi corre l’obbligo di invitare questi personaggi a voler desistere da questi metodi diffamatori. Anche se non lo meritano, voglio loro insegnare che i cittadini condannano le cattiverie ed i pettegolezzi, dopo che ci hanno riso sopra. E’ vero che sono giovani ed hanno ancora tanto da imparare, ma sarebbe ora che lo facessero: il tempo passa anche per loro e rischiano di ritrovarsi tra un po’ con un pugno di mosche in mano».
Pino La Rocca