Cerchiara di Calabria- 10/04/2019: Fervono i preparativi per la Festa della Madonna delle Armi
Cerchiara di Calabria: 10/04/2019
Fervono i preparativi per la Festa della Madonna delle Armi
E’ iniziato il conto alla rovescia per l’attesa Festa della Madonna delle Armi in programma per il 25 Aprile presso il Santuario, meta ogni anno di tantissimi visitatori. Il Santuario, è incastonato in un suggestivo scorcio del Parco Nazionale del Pollino, a Cerchiara di Calabria, ed è tra i più pregevoli complessi monumentali, di origine medievale, della Calabria. Si trova nel territorio di Cerchiara di Calabria alle pendici del monte Sellaro a 1015 m s.l.m. con vista straordinaria sulla pianura di Sibari e sul golfo di Taranto. La tradizionale Festa, ogni anno, inizia al mattino presto il 25 Aprile e i fedeli partono a piedi dall’abitato di Cerchiara e alle 9 la santa messa mattutina, alle 11 la messa solenne concelebrata dal Rettore del Santuario, Padre Roger Ntabala, e quest’anno il programma della Fondazione “S. Maria delle Armi”, di cui è Presidente Filomena Rago, prevede la celebrazione della Santa Messa a cura di S.E.R. Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio e si procede, nel pomeriggio, con la processione al Lacco. I fedeli vivono il momento della Santa Messa e della processione in modo toccante e nel contempo gioioso. L’immagine sacra della Madonna nella pietra ha subito un furto nel maggio del 1977 e il ritrovamento successivo ha rappresentato un ulteriore momento di fede per i fedeli e una particolare occasione di visita al Santuario per tantissimi turisti. Allo scopo di tenere vivo il ricordo degli avvenimenti è stato costituito un Comitato dedicato che, tra l’altro, si occupa della organizzazione della Grande Festa del 25 aprile. Il nome del Santuario deriva dal greco Των αρμων (Tōn armōn) ossia “delle grotte, degli anfratti”. L’odierno santuario sorge su un luogo monastico bizantino, ha una vista davvero straordinaria sulla pianura di Sibari e sul golfo di Taranto. Un’antica leggenda narra di alcuni cacciatori di Rossano che nel 1450 stavano inseguendo una cerva e che questa si rifugiò in una piccola grotta del monte Sellaro, una volta entrati nella grotta si accorsero che la cerva era sparita e che al suo posto c’erano due icone lignee raffiguranti i santi evangelisti, i cacciatori lo presero per un miracolo e decisero di portare queste tavolette, nella loro città, a Rossano. Qui però le tavolette continuavano a scomparire per riapparire nella piccola grotta. Da qui la decisione di costruire una piccola cappella per poterle custodire al suo interno. Tra storia e leggenda il posto è suggestivo e ogni anno è meta di numerosi visitatori che sostano nei pressi consumando a suon di fisarmonica i loro pasti. E la fila è tanta per raggiungere la Madonna e per salutarla, ma ogni fedele rispetta la fila e non la scavalca perché, si sa, che la Madonna è lì pronta ad accogliere tutti senza fretta e con il suo grande cuore.
Franco Lofrano