Italia-08/05/2019: GENIALE SVOLTA ARTISTICA: MULTINAZIONALE FIGURATIVA
GENIALE SVOLTA ARTISTICA: MULTINAZIONALE FIGURATIVA
Sulla luminosa scia dell’URSS che, negli anni 30 del secolo scorso, superò il decadentismo dell’impressionismo e del patetico cubismo (note espressioni della becera borghesia) imponendo (a suon di efficacissimi calci) la sua arte figurativa comprensibile al popolo, oggi, finalmente, alla Biennale di Venezia, le masse ignoranti potranno accedere alle opere cogliendone subito il significato.
La nuova linea artistica, questa volta, non è stata dettata dall’ideologia comunista, ma dalla luminosa visione delle Multinazionali, premurose annunciatrici di un nuovo avanzato futuro del pianeta, abitato da un solo tipo di individuo: l’Homo Unicus.
Questo nuovo soggetto umanoide, privo di ogni perversa cultura particolare e generale, si aggirerà liberamente nel pianeta, sorretto, nella sua marcia incessante, dalle energie fornite dalle polpette fritte nei chioschi della McDonald’s, e dissetato grazie ai distributori automatici di Coca Cola.
Questo moderno ominide, ormai lo sanno tutti, sarà prodotto dalla mescolanza dei popoli garantita dalle migrazioni.
Ed ecco che l’arte, come nel caso dell’URSS, che dipinse con verismo il sacrificio dei suoi eroi (vedi ad esempio nell’immagine di copertina la “Morte di un commissario politico” di Petrov Vodkin), oggi espone, alla Biennale di Venezia, il barcone affondato nel Mediterraneo carico di migranti (vedi immagine 2).
Basta con le tele imbrattate da patetici perdigiorno, o con le sculture plasmate da sedicenti scalpellini del cazzo, l’opera sarà l’oggetto direttamente esposto; sia esso una scarpa rotta nel lungo viaggio migratorio, o il pacchetto di dollari sudaticci versati al trafficante per essere buttato in mare, come anche il gommone sgonfio usato per la traversata.
La visita a queste mostre artistiche sarà ovviamente obbligatoria: le masse, prima ignoranti e cafone, saranno intruppate, sotto scorta armata, ed avviate, con torpedoni blindati, verso i locali espositivi, dove verranno erudite da ciceroni di stretta osservanza pieddina, o, in casi eccezionali, da Papi (nel futuro non saranno solo due, ma centinaia) che aggiungeranno la spiegazione sulla nota spirituale delle opere.
Scomparirà la moneta classica, rimpiazzata, sia per il commercio, sia per le mazzette ai politici, dalla polpetta mummificata senza scadenza.
Una volta soppressi, ovviamente, i ridicoli confini di stato, anche l’architettura subirà funzionali modifiche: cadranno i muri divisori degli appartamenti, ed i condomini verranno costruiti come giganteschi capannoni, nei quali vivranno ammassate, come già succede con i tacchini, le moltitudini multinazionali (del tipo stanziale).
Il risibile e primitivo “panem et circenses” dell’antica Roma, sarà sostituito dal “porpettem et schifenzes” del nuovo ordine mondiale.
Maurizio Silenzi Viselli