Albidona-21/05/2019: La grandine distrugge…l’oro rosso

Predic.

ALBIDONA La violenta e inattesa grandinata abbattutasi sul territorio comunale domenica scorsa ha messo letteralmente in ginocchio la campagna di Albidona, con danni incalcolabili alle colture cerealicole, olivicole e soprattutto a quelle frutticole che in questo periodo presentano frutti quasi maturi per la raccolta. Particolarmente danneggiate, come si vede dalla foto, le coltivazioni di ciliegie intensamente diffuse sul territorio comunale anche grazie agli incentivi statali promossi negli anni scorsi. Numerosi gli agricoltori che soprattutto nella parte più a nord del territorio comunale hanno subito ingenti danni. Tra questi, a lamentare i danni maggiori, è stata la nota Bio-Masseria e Agriturismo “Predicatore” di Matteo Gatto, che sorge in contrada Manganile, a circa mille metri sul livello del mare e quindi con un panorama mozzafiato, che è stata letteralmente seppellita dalla tempesta di grandine che ha danneggiato in modo irreversibile la raccolta di una qualità eccezionale di ciliegie, un vero e proprio “oro-rosso”, la cui produzione annuale di solito si attesta sui 100/150 quintali. Da parte sua la Cia-Calabria-Nord ha invitato tutti gli agricoltori che hanno subito danni a fare una tempestiva segnalazione al comune di residenza, invitando le amministrazioni locali a predisporre i necessari sopralluoghi tecnici per una puntuale stima dei danni. Cosa che ha puntualmente fatto il giovane e coraggioso titolare dell’Azienda Agricola “Predicatore” con la speranza che, una volta ricevute le segnalazioni del Comune, Provincia e Regione si adoperino per deliberare un ristoro dei gravi danni subiti dagli agricoltori. «Tutte le strutture territoriali della Cia – si legge nella nota della Cia-Calabria-Nord – sono a disposizione degli agricoltori per la compilazione del modello di denuncia dei danni che va trasmesso con urgenza agli uffici preposti allegando possibilmente le foto dei danni subiti, in modo da ottenere il riconoscimento dello stato di calamità e consentire agli agricoltori di ricevere i benefici previsti dalle leggi vigenti».

Pino La Rocca