TREBISACCE Una signora del luogo inciampa e cade mentre attraversa i binari del passaggio a livello fratturandosi caviglia e perone: soccorsa prima dai passanti e subito dopo dal 118 di Trebisacce, la signora viene condotta presso il Pronto Soccorso del “Chidichimo” ma, subito dopo gli accertamenti del caso e la relativa diagnosi, i familiari decidono di prenderla in carico e, ricorrendo a un’Ambulanza privata, la ricoverano presso l’Ospedale di Policoro (MT). La qual cosa, stante la situazione ampiamente deficitaria della sanità calabrese e in particolare di quella dell’Alto Jonio, è diventata ormai una prassi consolidata, al punto che il nosocomio di riferimento, per tutto il Comprensorio dell’Alto Jonio, è ormai diventato l’Ospedale “Papa Giovanni Paolo II” di Policoro e non già gli Ospedali-Spoke di Corigliano-Rossano e Castrovillari. E lo è in particolare il Reparto di Ortopedia diretto dal pugliese dottor Pietro Gianfreda che, anche per questo, è sempre pieno di pazienti provenienti da tutto il Materano e dalla parte settentrionale della provincia di Cosenza che così continua a foraggiare la migrazione sanitaria ed a premiare la regione Basilicata con preziose risorse che, stando alle cifre ufficialmente riportate sul bollettino della regione Calabria, ammontano a circa 300milioni all’anno. Del resto l’Ospedale di Policoro, anche a ragione della viabilità più comoda e più breve rispetto a Corigliano-Rossano e Castrovillari, si raggiunge in poco più di mezzora partendo da Trebisacce e ancora prima se si parte dai comuni che stanno a nord di Trebisacce (Amendolara, Roseto, Montediordano, Rocca Imperiale, Canna, Nocara, Oriolo, Castroregio…). E’ anche per questo, oltre al fatto che gli Ospedali-Spoke della zona sono sempre intasati e spesso saturi dopo la chiusura degli Ospedali di Trebisacce e Cariati che, oltre al Reparto di Ortopedia, le popolazioni del luogo preferiscono ricoverarsi presso l’Ospedale di Policoro anche per altre patologie. E tutto questo si verifica mentre si continua a sfogliare la classica margherita sul destino del “Chidichimo”, della cui riapertura si parla solo nei periodi antecedenti le votazione, salvo a rimettere tutto nel cassetto appena si chiudono le urne. Ecco spiegato, anche per questo, il largo consenso conseguito dalla Lega e dal Movimento 5Stelle in quasi tutti i paesi dell’Alto Jonio che, per castigare i partiti storici, non si fanno scrupolo di votare anche per la Lega di Salvini.
Pino La Rocca