Villapiana-31/05/2019: Amministrative: per il Pd decisivi gli ultimi giorni

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VILLAPIANA «Eravamo sicuri di farcela e tutti, anche al di fuori del nostro ambito politico, ci davano per vincitori. Poi, negli ultimi giorni, è entrata in azione la solita macchina la guerra e la situazione è precipitata ed è cambiata radicalmente. E’ comunque presto per tirare le somme ma col tempo faremo con calma e lucidità una valutazione più approfondita per capire se le armi usate dai nostri avversari rientrano nella legalità e ci determineremo di conseguenza». Parole forti, quelle usate dal candidato sindaco Luigi Bria, pronunciate nel corso dell’Assemblea del PD convocata dal segretario cittadino Domenico Filardi per fare una prima valutazione sui risultati delle Amministrative che, come è noto, hanno decretato la sconfitta di “Insieme per Villapiana”, la lista civica guidata da Luigi Bria, aperta alla società civile ma, come ha sostenuto in apertura dei lavori il segretario Filardi, fortemente caratterizzata dal Partito Democratico. Introducendo i lavori lo stesso Filardi, respingendo al mittente le critiche di qualche denigratore che, a suo dire, ha deciso di stare alla finestra o addirittura andare ad appoggiare gli avversari salvo adesso a muovere accuse infondate, ha ricordato la genesi e la formazione della Lista, passata, sempre a suo dire, attraverso scelte sempre trasparenti e condivise, a partire dalla candidatura a sindaco di Luigi Bria perché ritenuto da tutti più competente ed esperto rispetto alle altre possibili candidature. «Non sfuggiamo comunque alle nostre responsabilità sulla sconfitta e – ha dichiarato il Segretario Filardi – sono qui a rassegnare le mie dimissioni da Segretario affinchè nel partito si possa aprire una fase di discussione che ci permetta di correggere il tiro e di ripartire con rinnovato impegno verso nuovi traguardi». L’annuncio delle dimissioni del Segretario ha colto di sorpresa gli iscritti ed i membri del Direttivo che, all’unanimità dei presenti, preso anche atto del suo successo personale (primo eletto della Lista), lo hanno rassicurato sul lavoro svolto finora e lo hanno sollecitato a rimanere in carica almeno fino alla scadenza del mandato, anche al fine di approfondire l’analisi del voto e di favorire il ricambio all’interno del partito. «Noi – ha aggiunto Luigi Bria dopo aver chiosato sul ruolo che i caschi blu dell’Onu rivestono nei luoghi dove il voto non è libero e dopo aver rivolto un plauso personale e commosso al Segretario Filardi – non avevamo i mezzi per cambiare a nostro favore l’esito del voto ed è per questo che analizzeremo tutto con calma, cercando di ricostruire i retroscena di una competizione elettorale dimostratasi impari». «Chi ha in mano il timone della barca – ha osservato a questo proposito Gianpaolo Schiumerini esponente zonale di spicco della sinistra abituato a mangiare pane e politica fin da piccolo e chiamato in causa per una propria valutazione politica – è chiaro che è avvantaggiato e quando fra le forze in campo c’è un sostanziale equilibrio finisce per vincere e quando poi il timone viene usato in modo troppo disinvolto, lo è ancora di più. Comunque – ha riconosciuto lo stesso Schiumerini analizzando le poche preferenze ottenute da ciascun candidato – la Lista era un po’ leggera e poco funzionale alla raccolta del consenso e anche per questo – ha aggiunto Schiumerini – nessun processo va fatto al capolista Bria che ci ha messo la faccia e che si è sempre dimostrato un valore aggiunto del partito sia come amministratore che come capogruppo di Minoranza». Anche Schiumerini, come del resto tutti quelli che hanno preso la parola, hanno invitato il Segretario Filardi a rimanere in carica e, come hanno ribadito i giovani Joseph Guida e Angelo Bria, a favorire un’analisi più approfondita del voto ed a  traghettare il partito verso un nuovo corso. «Accolgo l’invito rivoltomi un po’ da tutti a soprassedere alle mie dimissioni e, rimanendo sempre e convintamente da questa parte, – ha concluso Domenico Filardi alludendo ai facili cambi di casacca – mi impegno a svolgere fare il mio dovere come consigliere di Minoranza ed a favorire una discussione seria ed approfondita che possa portare il partito verso nuovi ed ambizioni traguardi».

Pino La Rocca