Villapiana-03/06/2019: I 5 stelle spiegano la loro debacle
VILLAPIANA Anche i 5Stelle, dopo i dirigenti del PD e della Lista “SiaMo Villapiana” analizzano, a bocce ferme, il dato elettorale del 26 maggio. Un dato che, come è noto, ha premiato la Lista “Obiettivo Villapiana Domani” guidata da Paolo Montalti che ha ottenuto 1.551 voti e vinto le elezioni con voti 267 voti di scarto su “Insieme per Villapiana” guidata da Luigi Bria che ha ottenuto 1.284 voti. Risultati sicuramente inattesi e scoraggianti, invece, per la Lista “SiAmo Villapiana” guidata da Michele Grande che ha ottenuto solo 392 e ancora di più per la Lista certificata dal Movimento 5Stelle che, a fronte dei 738 voti ottenuti alle Europee, ha raccolto solo 140 voti. Certo, gli amici di Beppe Grillo, valutato lo scarso interesse che ha preceduto e accompagnato la campagna elettorale nonostante il forte sostegno della deputazione zonale del Movimento 5Stelle, non si erano fatti soverchie illusioni ma aspiravano almeno ad avere una rappresentanza in consiglio comunale. Del resto, però, aver confezionato una Lista di soli 9 candidati, di cui tre candidati residenti in altri comuni, non ha certo giovato alla causa. Da parte sua il candidato sindaco Prospero Rossi non ha certo nascosto la propria delusione e, all’indomani del risultato, senza andare troppo a fondo nell’analisi del voto, ha scritto: «Un’altra avventura finisce. Un grazie di cuore alle 140 persone che hanno creduto in noi, a tutti i miei compagni di avventura, ai nostri parlamentari che ci hanno sostenuto e, come sempre, a mia moglie e ai miei figli per il tempo che ho loro sottratto. Complimenti ai vincitori, sperando che il bene di Villapiana sia realmente al centro delle loro azioni». E’ invece andato molto più a fondo nell’analisi il candidato Stamati Domenico Basile, di professione Geometra, residente a Plataci ma frequentatore assiduo di Villapiana anche per motivi professionali il quale, dopo aver riportato i risultati delle Europee e, Sezione per Sezione, quelle delle Amministrative, attraverso le “Memorie di un candidato” tra le quali Stamati si pone delle domande e si dà anche delle risposte, ha fatto una serie di riflessioni personali ad alta voce che ha affidato alla stampa e, ovviamente, all’opinione pubblica. «L’interrogativo che tutti dovremmo porci è, che modo di votare è questo? Innanzitutto – scrive il Geom. Stamati – la contrapposizione tra i duellanti (centrodestra e centrosinistra) ha letteralmente polarizzato tutto l’ambiente e come una calamita attira e paralizza la popolazione in due blocchi, che manifestano in alternanza il compiacimento del vincitori sui vinti. Qui è normale anche la sottomissione delle famiglie ai poteri comunali. Ma se tutto ciò è normale, allora io mi chiamo topolino e sto vivendo in un cartone animato. E tutti voi siete pecorelle. Non aver spiegato bene che il reddito di cittadinanza non è un reddito da lavoro e che non ha niente a che fare con questo, ma che corrisponde e apre, anche, un nuovo periodo storico in cui, già da molti anni svariati ricercatori si sono posti la domanda di come debba essere remunerata la società del futuro d’innanzi alle nuove scoperte tecnologiche che si apprestano a modificare completamente i nostri usi e costumi, ha provocato reazioni di ogni genere. Ora, noi tutti dobbiamo capire che non si applicano pezze vecchie ad abiti nuovi. Siccome a Villapiana, come M5Stelle, abbiamo ricevuto solo 140 voti, e come avevo rilevato in precedenza, i nostri potenziali elettori che ci hanno seguito in questa campagna elettorale non erano più di 20 e con noi candidati arrivavano a 30, di cui 3 di noi non residenti e quindi non votanti, da dove vengono questi altri 113 voti? Se, poi, analizziamo gli altri dati e che riguardano i votanti del Movimento 5Stelle a Villapiana, dove per le elezioni europee sono stati 738, e per quelle comunali solo 140, chiunque può comprendere che ci sono evidenti variazioni di comportamento che spingono una persona normale ad esclamare: ma che modo di votare è questo? Se qualcuno non l’avesse capito, il voto di scambio qui è enorme ed è prassi più che consolidata. Ora, chiedo a tutti se dobbiamo chiudere gli occhi e fare finta di niente? Alle persone, in cielo gli va bene il movimento 5Stelle, ma in terra no e va bene quello che c’è. A questo punto se dovessimo fare una riflessione pragmatica, potremmo semplicemente parlare nel seguente modo: in queste condizioni non serve presentare una Lista per la competizione elettorale, perché non siamo candidati con famiglie numerose e, poiché, oggi, in questa realtà, l’unico contesto in ambito comunale che dà risultati è solo quello in cui c’è uno scambio tra voti ed interessi egoistici e dove le famiglie sono sottomesse ai poteri comunali, noi non possiamo competere. Allora la risposta è quella di non fare più liste e non presentarsi più alle competizioni comunali? Eppure, anche, in questo marasma culturale e politico, 140 persone hanno detto no a questo sistema. E’, inoltre, doveroso ricordare che anche un’altra costola dell’elettorato fatta di 392 persone ha deciso di manifestare un’ulteriore posizione e un ulteriore punto di vista. E per quanto esigua possa essere questa minoranza, essa si è opposta a questo gioco esasperato di confusione e di rassegnazione per far vedere che esistono anche altri modi di pensare, di vedere, di essere e di collaborare con la propria presenza, prospettando e aprendo varchi lì dove prima non c’era niente. Sottostimare, sottovalutare e non utilizzare le proprie risorse, questo, purtroppo lo sta facendo ampiamente, anche, il Movimento 5Stelle. Essere sotto attacco, come dice il Ministro Di Maio e non essere consapevoli delle proprie forze e non riuscire a mettere in azione le proprie risorse, mette in evidenza una difficoltà di cui bisogna necessariamente divenire consapevoli, superando l’invidia o le fobie che originano nello scoprire i propri difetti e naturali differenze intersimilis, perchè la vita di ogni persona vale e non può essere dispersa in modo vano. Personalmente non voglio e non mi interessa guardare solo i timbri e i titoli, ma voglio vedere idee e proposte e constatare personalmente la sostanza dei candidati. Penso che tra gli attivisti e tra la gente normale esistano tante persone di valore, preparate in ogni campo. Mi auguro che ognuno si renda conto e diventi responsabile sul fatto che alcuni meccanismi che spesso si utilizzano impropriamente sono incompleti e deleteri e assomigliano a quei programmi e a quelle piattaforme che soprattutto noi professionisti abbiamo dovuto digerire e metabolizzare nella forma per interi decenni. Ma un’altra domanda mi sorge spontanea di fronte a questa situazione di degrado della morale delle persone di quest’epoca: cosa hanno fatto fino adesso le guide spirituali, morali, istituzionali e culturali e cosa hanno intenzione di fare per il futuro? In conclusione, pensando al bene comune, mi permetto di dare alcuni consigli pratici: secondo me è utile e necessario intervenire con robuste squadre di psicologi e psicanalisti in ambienti così deteriorati. Secondo me – queste le conclusioni di Stamati Domenico Basile – è utile e necessario intervenire con robuste squadre di insegnanti della vita pratica e reale, per trasmettere agli individui le capacità di base, di indipendenza materiale e spirituale, con l’istruzione utile, necessaria e sufficiente per potersi difendere in tutti gli ambiti del vivere quotidiano».
Pino La Rocca