Non aver spiegato bene che il reddito di cittadinanza non è un reddito da lavoro e che non ha niente a che fare con questo, ma che corrisponde e apre, anche, un nuovo periodo storico in cui, già da molti anni svariati ricercatori si sono posti la domanda di come debba essere remunerata la società del futuro d’innanzi alle nuove scoperte tecnologiche che si apprestano a modificare completamente i nostri usi e costumi, ha provocato reazioni immotivate e ignoranti. Il reddito di cittadinanza ha senso compiuto se viene corrisposto a tutti come misura di protezione minima delle persone siano esse lavoratrici o no (reddito universale). A maggior ragione, esso dovrebbe essere corrisposto a chi lavora (come livello minimo economico di base), a cui si somma il denaro percepito da ogni individuo per il lavoro scelto e svolto nella società, a cui si somma, ancora, il denaro che spetta ad ogni individuo per i diritti su eventuali ulteriori beni prodotti (sia di natura intellettuale che di natura materiale). A tale proposito vedesi la mia bozza di principi costituzionali art. 135 lettera d- e – f A maggior ragione, ancora, deve essere corrisposto 《ad esempio》 anche a un miliardario come John Philip Jacob Elkann nipote di Gianni Agnelli, che pur non avendone bisogno, appartiene alla comunità e come tutti gli altri individui senza alcuna discriminazione, dalla nascita, come ogni altro bambino è detentore della dignità che la natura riconosce a tutti gratuitamente. Inoltre in tale modo si ricorda ad ogni singola persona, che tutti sono soggetti all’attenzione di quel principio di civiltà che è lo Stato affinchè a nessuno possa venire in mente il pensiero assurdo della superiorità. Ora, siccome, Nessun uomo deve essere posto dalla legge in condizioni di inferiorità rispetto ad ogni altro uomo, ognuno può capire che l’essere migliori, è condizione di qualità e valore solo di chi per propri meriti lo dimostra quotidianamente attraverso l’esercizio delle proprie virtù. Se non sono stato chiaro o qualcuno ravisasse difetti rilevanti nella mia modesta espressione chiedo umilmente di essere corretto.