Rocca Imperiale-13/06/2019: Si rinnova la Festa di Sant’Antonio da Padova
Rocca Imperiale:14/06/2019
Si rinnova la Festa di Sant’Antonio da Padova
Il Borgo tra i più belli d’Italia è in gran Festa per festeggiare Sant’Antonio da Padova. Si è svolta anche quest’anno, lo scorso 13 giugno, la Festa in onore di Sant’Antonio da Padova, organizzata dalla Parrocchia Assunzione B.V. Maria, di cui è parroco don Domenico Cirigliano. In occasione della Festa la statua del Santo che predicò in favore dei poveri e delle vittime dell’usura, dal Convento, dove abitualmente sosta, viene portata dai fedeli nella Chiesa Madre e il 13 giugno, dopo la Santa Messa delle ore 18,00, la statua di Sant’Antonio da Padova, in processione per le vie del centro storico, che passa anche per le cinque chiese del Turismo Religioso e non solo, viene riportata nella Chiesetta del Convento, alle spalle del Monastero dei Frati Osservanti, dove i fedeli salutano il Santo e pregano. Dinanzi alla Statua del Santo, in processione, c’è la banda musicale e a seguire il parroco Don Domenico Cirigliano, il sindaco Giuseppe Ranù, l’assessore Antonio Favoino, il Vice Sindaco Franco Gallo, il consigliere delegato Francesco Marino, il Presidente del Consiglio Marino Buongiorno, la consigliera delegata Silene Gallo, l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosaria Suriano, la consigliera delegata Maria Teresa Bonavita, e tutti gli altri amministratori, i rappresentanti del Comitato Feste e a seguire i tanti fedeli. Dinanzi all’ingresso della Cappella di Sant’Antonio le persone sostano acquistando presso le diverse bancherelle le caramelle, giocattoli, i lupini, le noccioline,ecc.. Don Domenico Cirigliano, quest’anno, ha voluto riservare uno spazio ai giovanissimi e per coinvolgerli e in onore del Santo protettore dei bambini, ha chiamato al microfono la piccola e disinvolta Francesca Adduci, che frequenta l’asilo, a cui ha fatto recitare delle preghiere e tutti i fedeli hanno fatto seguire un applauso corale per la bambina talentuosa e per Sant’Antonio da Padova. Alle 20,45 è iniziato il tradizionale incanto. Battitore l’esperto Antonio Bloise che, di volta in volta, ha proposto un gallo, un capretto, la cassetta di limoni Igp e tanto altro ancora. Le persone hanno seguito con interesse le varie fasi del battitore: “Per questo capretto dell’azienda tal dei tali si parte con una base d’asta di 50 euro e chi offre di più?”. Dal pubblico si sente :”60 euro”. E ancora 60 euro e uno e due e qualcuno rilancia a 70 euro e il battitore ricomincia 70 e uno, 70 e due e 70 e tre e si aggiudica, perché nessuna altra persona è intervenuta con un rilancio. E il tradizionale e coinvolgente incanto prosegue sino ad esaurimento dei beni disponibili. Si avverte nell’aria un botto, ma nulla di strano. Tutto rientra nel programma della Festa, sono i fuochi pirotecnici della ditta Ennio Stigliano che tutti guardano estasiati, ad eccezione di qualche piccolino che piangendo avverte la mammina che teme i botti. Per tutta la durata della Festa Religiosa non sono mancate le musiche della banda musicale della città di Laino Borgo. Intanto già dalle 20,30 nel giardino del Monastero dei Frati Osservanti, il Comitato Feste della Madonna della Nova con il rappresentante appassionato di Organetto, Nicola Imperiale, ha dato il via al 1° Saggio di Organetto, a cura dell’associazione OFM del metapontino (organetto e Fisarmonica) di cui è Presidente Luigi Di Santo di Scanzano Jonico (MT) e Vice Presidente Lorenzo De Francesco. Ospite della serata i Maestri Roberto Di Marsico e Michael Durante. Con l’organetto si sono esibiti nel saggio e hanno dato chiara prova del loro talento musicale: Pisilli Marco Mario, Giuseppe Tarantino,Giuseppe Rosano,Federico Adduci. E mentre i musicisti suonano le loro musiche, i numerosi cittadini presenti oltre a danzare a suon di tarantella, ne approfittano per consumare qualche buon panino con salciccia o carne e bere un bicchiere di birra. Ma anche per chi ha preferito una granita al limone Igp il Comitato Feste ha pensato ad allestire un punto vendita all’interno del giardino.
Franco Lofrano