Amendolara-22/07/2019: Melfi soddisfatto dell’Ambulatorio di Oncogeriatria
AMENDOLARA Ambulatorio di Oncogeriatria istituito di recente presso il presidio sanitario di Trebisacce: un esempio, seppure raro, di apprezzabile buona sanità che, comunque, non cancella le gravi lacune esistenti nel grande deserto sanitario dell’Alto Jonio Cosentino ma che rappresenta una ciambella di salvataggio per i pazienti oncologici spesso costretti ai lunghi viaggi della salute anche fuori regione. Per la cronaca va ricordato che l’Ambulatorio di Oncogeriatria diretto dalla dr.ssa Claudia Naro è stato attivato da qualche mese grazie alla disponibilità dimostrata dal prof. Francesco Lamenza Responsabile del UOC di Lungodegenza presso cui presta servizio la dr.ssa Naro e alle pressanti richieste del dirigente-medico-referente della Direzione Sanitaria dottor Antonio Adduci supportato dal dottor Franco Laviola funzionario dell’Asp di Cosenza. A sottolineare l’importanza e l’utilità di questo importante avamposto sanitario per i pazienti oncologici è stato Mario Melfi, già sindaco di Amendolara e oggi Capo-Struttura del Dipartimento Ambiente della regione Calabria. «In un periodo in cui la Sanità in Calabria presenta vistose falle, – ha scritto Mario Melfi – mi permetto di spezzare una lancia a favore dell’intuizione avuta nel realizzare nel nosocomio di Trebisacce un Ambulatorio di Oncogeriatria diretto dalla dott.ssa Claudia Naro. Sono un paziente oncologico e da qualche mese – ha precisato con coraggio l’ex Segretario Provinciale della Cisl e più volte consigliere provinciale – mi reco presso il presidio sanitario di Trebisacce per il controllo e non sono più obbligato ad andare ogni volta a Catanzaro. Voglio perciò esprimere ammirazione e gratitudine per come sono accolto e per come vengo seguito. Da paziente – ha aggiunto Mario Melfi – devo essere sincero: non mi sento un semplice numero e non nascondo che il dialogo instaurato con la dott.ssa Naro sento che mi aiuta tantissimo e sono certo che aiuterebbe tanti altri pazienti che condividono la mia stessa patologia. Sono veramente contento che nell’Alto Jonio, – ha concluso Mario Melfi – insieme a tante altre criticità, vi siano nicchie di autentica buona sanità».
Pino La Rocca