Trebisacce-31/07/2019: Sanità: Pronto Soccorso:Cercasi Anestesisti-Rianimator

TREBISACCE Sanità: Pronto Soccorso senza Anestesisti-Rianimatori da 11 giorni (20 luglio 2019) con il rischio che l’assenza di una figura medica così importante soprattutto nelle ricorrenti situazioni di emergenza-urgenza, possa prolungarsi per tutto il mese di agosto. E forse anche oltre! Scaduto infatti il Contratto con gli Anestesisti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza che a fronte di lauti compensi (circa 700 euro al giorno) venivano a coprire i buchi a Trebisacce, gli stessi Anestesisti, considerato il legittimo diritto di andare in ferie, non hanno inteso ridare la propria disponibilità. E questo nonostante la dr.ssa Marsico come figura apicale della suddetta Azienda Ospedaliera avesse disposto già dal mese di luglio come del resto risulta agli atti (Prot. 16421 del 25 luglio 2019) che i turni degli Anestesisti dovessero rimanere inalterati fino al 5 settembre. Cosa che, alla luce dei fatti, è stata completamente disattesa, sicchè i pigri vertici “reggenti” dell’Asp di Cosenza, trovatisi spiazzati da una defaillance che comunque era ampiamente prevedibile, nelle more dell’attribuzione di analoghi incarichi e tempo indeterminato, prima hanno fatto passare inutilmente circa 10 giorni (dal 20 al 29 luglio) per lanciare “l’avviso”, (Prot. n. 95049 del 29.07.2019) per l’assegnazione di n. 30 ore settimanali di attività ambulatoriale nella branca dell’Anestesia-Rianimazione per il P.O. di Trebisacce e 30 ore per il P.O. di Castrovillari. Nel suddetto “tardivo” avviso ora sono previsti n. 7 giorni di tempo per concorrere all’assegnazione delle suddette ore. Quindi, sempre se ci saranno “concorrenti”, si dovrà redigere la graduatoria a cui seguirà, chissà quando, l’assegnazione dell’incarico, ben sapendo, del resto, che con 30 ore settimanali di servizio si può garantire la presenza solo dalle 8.00 alle 14.00. Per la rimanente parte del giorno e della notte, considerato che l’unico Anestesista in servizio a Trebisacce, il dr. Antonio Rago, è andato in pensione solo da qualche giorno è vietato farsi cogliere da un’emergenza sanitaria perchè il Pronto Soccorso di Trebisacce tornerà, a tempo indeterminato, ad essere completamente scoperto della figura dell’Anestesista-Rianimatore. Per non parlare dell’assenza ormai cronica degli altri Specialisti che, non avendo il suddetto P.S. un Ospedale per acuti alle spalle, dovrebbe disporre almeno del Medico-Cardiologo e del Medico-Chirurgo presenti, o almeno reperibili, h/24. In realtà il Cardiologo, di cui si invoca da tempo immemore almeno la reperibilità h/24, è presente solo dalle 8.00 alle 14.00, mentre della figura del Medico-Chirurgo non si parla proprio. In queste condizioni – ci si chiede – si può parlare di Pronto Soccorso come avamposto sanitario per l’emergenza-urgenza? O si tratta, come è stato giustamente etichettato dal Deputato 5Stelle Francesco Sapia, di un Pronto Soccorso “farlocco” nel quale oltre ai pazienti sono a rischio anche gli operatori sanitari costretti ad affrontare a “mani nude” le emergenze più disparate? Anche per questo lo stesso Sapia, che segue anche da Roma le peripezie della nostra disastrata sanità, ha scritto non solo al Diggì f.f. Sergio Diego ma anche al Prefetto di Cosenza ed al Commissario Cotticelli per rappresentare le pesanti criticità determinate dalla carenza di Anestesisti sia a Trebisacce che a Corigliano. «La persistente carenza di Anestesisti, – ha scritto l’on. Sapia – oltre a pregiudicare l’assistenza sanitaria del Pronto Soccorso, impedisce ai pazienti della Dialisi di ricevere in tutta sicurezza il trattamento del ferro. Stesso problema – ha aggiunto il parlamentare 5Stelle – per l’Ospedale di Corigliano dove l’U.O. di Pronto Soccorso per lo stesso motivo rischia di chiudere temporaneamente i battenti». Per queste ragioni l’on. Sapia, anche in veste di componente della Commissione Sanità della Camera dei Deputati, ha chiesto di sapere «quali iniziative si intendono prendere per risolvere le pesanti criticità che, di fatto, determinano la sostanziale compromissione del sacrosanto diritto alla salute».

Pino La Rocca