Rocca Imperiale-14/08/2019:Oltre lo scoramento e lo spirito rinunciatario/ Una esperienza di fede, di affetto e di impegno
Oltre lo scoramento e lo spirito rinunciatario
Una esperienza di fede, di affetto e di impegno
All’ombra dell’imponente e regale castello svevo fatto costruire da Federico II ma sopratutto sotto la protezione del manto della Madonna di Rocca Imperiale, in provincia di Cosenza, all’interno della bella chiesa parrocchiale Assunzione B.V. Maria della storica città, abbiamo vissuto una indimenticabile esperienza di vita e cultura cristiana in occasione del 375 anniversario del grande evento durante il quale le orde turche furono fermate grazie alla profonda unità di spirito del popolo cristiano che si pose sotto la protezione della Mamma di Gesù.
Provenienti dalla non vicina Sicilia e del suo centro geografico, Caltanissetta, due coppie di sposi – l’estensore di queste note e Giosina, nonché Nino e Betty Provinzano – raccogliendo l’invito e lo spirito di tanta generosa ospitalità del parroco, don Domenico Cirigliano, conosciuto proprio in terra sicula oltre 25 anni prima, quando era parroco a S.Cataldo, comune della diocesi e provincia di Caltanissetta, hanno partecipato alla settimana di festeggiamenti per l’anniversario civile e religioso mirante a rilanciare lo spirito cristiano nella prospettiva della nuova evangelizzazione e dei valori perenni e della vita umana, della solidarietà e della famiglia. Proprio sul tema della famiglia e della vita umana – da quella nascente a quella terminale – è stata incentrata la riflessione di domenica 30 giugno in una chiesa gremita in ogni ordine di posti e tra i molti astanti che han potuto visitare la mostra “Per la famiglia “, lì esposta e curata da Alleanza Cattolica e quella di documentazione giornalistica esposta dal parroco e mirante a rievocare le numerose battaglie da lui compiute in terra di Sicilia per la vita e contro l’aborto, battaglia che lo condussero in tribunale difeso a suo tempo proprio da quel gruppo di Alleanza Cattolica che lo affiancò in quella battaglia e che adesso ha voluto ancora essergli riconoscente e vicino rivisitando la sua attuale città e parrocchia.
Sono state giornate di intensa condivisione, con pasti preparati con amore dalla straordinaria Lucia e con la presenza del predicatore di quelle giornate, il padre passionista don Silvano.
Con spirito di preghiera si è cercato di ricordare come sia in corso un pericoloso e subdolo attacco alla vita umana e alla famiglia naturale, che colpisce la nostra nazione, l’Europa e il mondo intero e contro il quale occorre battersi riproponendo la bellezza del matrimonio, il miracolo e la soavità della vita, il piano di Dio – e con forza – la natura umana e il suo dinamismo.
E’ stato riproposto in quella occasione il Magistero della Chiesa nella sua interezza e la scelta della solidarietà verso tutti, specie verso i più deboli e indifesi a partire dal bimbo nel seno materno contro ogni prospettiva abortista, di utero in affitto, di compravendita del corpo della donna e di violazione della dignità dei bambini. E’ stata denunciata la diffusione della “cultura gender”, la sua capziosità e la sua innaturalità, per proporre la vera libertà e il vero amore.
A seguire, un pubblico straordinariamente numeroso e partecipe, desideroso di sapere e preoccupato dei processi di decadenza in corso. Queste ansie e le preoccupazioni di tutti, anche degli assenti, sono state poste ai piedi della Madonna, Madre della speranza e delle certezze, che è sembrato ricordasse a tutti e ad ognuno, oltre ogni diffidenza e scoramento che il Suo Cuore Immacolato trionferà.
Alberto Maira