Italia-15/08/2019: SALVINI E DI MAIO COME I CONSOLI DELL’ANTICA ROMA
SALVINI E DI MAIO COME I CONSOLI DELL’ANTICA ROMA
Durante l’ultimo anno di governo il ritornello critico più ascoltato delle opposizioni è stato quello sulla litigiosità dei due vicepremier.
Diciamo invece che queste discrepanze d’idee erano il maggior pregio di questo governo.
Basterà pensare che la più affascinante ed efficace azione politica della storia dell’uomo è stata portata avanti, nell’antica Repubblica di Roma, proprio con l’elezione annuale di due Consoli, ciascuno dei quali aveva libertà di governo, ma limitata dalla possibilità di veto reciproca.
Certo, nella schizofrenica situazione attuale della politica, si potrebbero eliminare, altro che qualche centinaio di parlamentari, ma tutto il cucuzzaro, visto che le decisioni vengono prese dai due vicepremier a suon di Twitter, o, per più pensose idee, con post su Facebook.
Anzi, con la precisione raggiunta dai sondaggi, che danno i risultati delle elezioni trenta secondi dopo la chiusura delle urne, si potrebbero eliminare anche quelle.
L’unica costante è rimasta la corte dei miracoli dei commentatori politici nei Talk Show, sempre gli stessi che da anni non ne azzeccano una, ma, inesorabilmente, vengono chiamati ogni giorno a dire con grande supponenza le loro fregnacce o, nel migliore dei casi, dei triti e ritriti luoghi comuni.
Ma nel palazzo continuano a svolgersi arcaici minuetti formali, che sembrano rappresentazioni teatrali di un passato ottocentesco, utili solo a buttare via i soldi per foraggiare una manica di perdigiorno inutili alla nazione.
Due Consoli affiancati da sondaggi, che ogni anno potrebbero essere eletti, una volta divulgati i relativi programmi, con un clic sul computer, risolverebbero la questione.
Fa bene in questi giorni Salvini a chiedere la sfiducia a Conte: una persona perbene che, per giunta, parla un italiano corretto, è veramente anacronistico in un sistema che ormai si esprime per concetti basilari: magnare, cagare, scopare, bere, dormire, vaffanculo.
In ogni modo non lamentiamoci, nei loro mondi asiatici (e parigini) pensano che quando le persone si scomodano a scendere in piazza per protestare, beccandosi manganellate e fumi lacrimogeni, vadano semplicemente arrestate.
Mentre, nell’altro mondo mediorientale, considerano giusto scannarsi per sfumate interpretazioni coraniche.
Per dire.
Maurizio Silenzi Viselli.