Rocca Imperiale- 23/08/2019: Antonio Pace neo segretario Pd /Riconfermato il Direttivo.

Giuseppe Ranù e Antonio Pace
Marino Buongiorno e Antonio Pace

Rocca Imperiale: 23/08/2019

Antonio Pace neo segretario Pd

Riconfermato il Direttivo.

All’unanimità l’assemblea del Pd ha eletto Segretario Antonio Pace, di professione Ingegnere, già Presidente del Consiglio, nella passata legislatura, nella riunione svoltasi lo scorso giovedì 22 agosto, presso la Sala Consiliare del Monastero dei Frati Osservanti e succede a Marino Buongiorno. Unanime la volontà degli iscritti di riporre la propria fiducia sul Politico Antonio Pace, che ha già dato prova di saper guidare un partito locale in crescita e destinato a crescere ancora di più. Riconfermato il direttivo. Ha aperto i lavori dell’assemblea il segretario uscente Marino Buongiorno che è anche attuale Presidente del consiglio con deleghe  all’Urbanistica, Demanio, Personale Interno, Polizia Municipale, Commercio, Politiche Giovanili, che dopo un’attenta disamina deduttiva sulla situazione politica nazionale e locale ha posto l’accento sull’importanza dell’inclusività che un partito politico deve tornare ad avere. “Chi fa politica per passione sa che i personalismi uccidono governance e partecipazione” ed ancora “ho inteso intraprendere questa esperienza come segretario del partito democratico consapevole di trovare un partito nel momento più difficile della sua storia, ma è stato per me uno stimolo in più. La presenza sul territorio mi ha permesso di essere conosciuto e di portare a rappresentare le istanze territoriali del mio partito nella segreteria provinciale”. Con queste motivazioni e questo spirito proattivo Marino buongiorno ha rassegnato le sue dimissioni da segretario del partito democratico e ha proposto all’assemblea il nome di Antonio Pace come candidato successore. “Antonio per me è un amico, ma anche e soprattutto un uomo delle istituzioni, una persona con una carica propulsiva unica nel suo genere. Penso che potrebbe essere il segretario giusto per il circolo di Rocca Imperiale” ed ancora ” siamo nel bel mezzo di una crisi di governo ed è di per sé un momento di cambiamenti radicali, che il circolo di Rocca Imperiale dovrà interpretare come referente importante di questo comprensorio”. Il sindaco Giuseppe Ranù, da coerente militante Pd, ha tessuto le lodi dell’ing. Pace, già presidente del consiglio nella scorsa legislatura, manifestando fiducia per le sue qualità umane e professionali. Ranù ha chiosato: “Antonio è un uomo del PD” che saprà ampliare la platea e rafforzare le proposte nell’interesse del territorio, del comprensorio e dell’intera Calabria. Nell’intervento Ranù si è schierato a favore delle primarie e del governatore Oliverio. Inoltre ha sostenuto che sarebbe una follia in questa fase, particolarmente avanzata, cambiare il candidato che ci porterebbe ad una sconfitta certa. C’è tanto da fare e da recuperare, ma non possiamo bruciare un’intera esperienza. E ancora il neo segretario Antonio Pace ha esternato che: ““Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno.”-Enrico Berlinguer- Molto orgoglioso per questo incarico, di segretario del PD di Rocca Imperiale, un nuovo impegno per il mio partito, un nuovo impegno per la mia terra. Vorrei che i valori della sinistra, quelli veri, ritornassero ad essere protagonisti. Due mesi fa, quando mi hanno parlato di questa possibilità, non ho avuto dubbi e ho accettato all’istante. Serve un nuovo impulso, forte, potente, servono nuove leve, servono nuove energie, nuovi equilibri, nuove politiche. Ho una grande responsabilità, ma sono sicuro di poter lasciare il segno, insieme ad una squadra ed un direttivo di alta qualità. Il PARTITO DEMOCRATICO è la storia dell’Italia. Il PARTITO DEMOCRATICO è la storia di ROCCA IMPERIALE”. Nella stessa direzione Antonio Pace, neo segretario, e Marino Buongiorno componente della direzione Provinciale. La battaglia è iniziata ed il gruppo sembra più compatto di prima. Adesso inizia il lavoro vero sui territori e tra la gente e come al solito Rocca c’è e farà la differenza.

Franco Lofrano