ALTO JONIO S.S. 106: priva delle più elementari norme di pulizia e di igiene pubblica ma piena di autovelox che, anche se superi di un chilometro il limite di velocità, ti sanzionano pesantemente. Eppure, a fil di logica, una parte dei proventi dei misuratori di velocità dovrebbe essere utilizzata per tenere le strade in condizioni dignitose. E invece, la S.S. 106, nel tratto che attraversa l’Alto Jonio presenta margini, piazzole di sosta e svincoli invasi dai rifiuti. Per la verità è successo che, a seguito di diverse segnalazioni di utenti della strada, i sindaci di Trebisacce e di Rocca Imperiale, non potendo intervenire in modo diretto, hanno scritto all’Anas sollecitando la rimozione della spazzatura lungo i margini e presso gli svincoli della S.S. 106. Per una volta l’Anas è intervenuta e rimosso i rifiuti, ma all’inciviltà di tanti nemici della pulizia e dell’igiene pubblica che non si fanno scrupolo di abbandonare i rifiuti nelle piazzole di sosta e lungo le scarpate, non c’è limite, per cui la pulizia andrebbe ripetuta periodicamente. Ne va di mezzo l’immagine e il decoro di tutto un territorio con forte vocazione turistica che ne esce alquanto malconcio. Parliamo della storica S.S. 106, un’arteria strategica di grande traffico, oggi enfaticamente ribattezzata Arteria Europea E90 che collega le due principali autostrade nazionali, che smaltisce un traffico enorme e che attraversa tutto l’Alto Jonio Cosentino. Bene, oggi la E90, oltre che inadeguata a sopportare il massiccio traffico veicolare fatto soprattutto di Tir, offre un’immagine davvero degradata dell’Alto Jonio. I suoi margini, come si evince dalle immagini, sono pieni di spazzatura di ogni genere che ne fanno una discarica a cielo aperto per colpa di automobilisti incivili e villani che, invece di effettuare la raccolta differenziata che si pratica in quasi tutti i paesi del Comprensorio, mettono tutto nel famigerato sacco nero per poi scaricarlo furtivamente lungo la strade e nelle scarpate. I comuni, da parte loro, hanno un bel da fare a tenere pulito il territorio all’interno del perimetro urbano e non possono invadere il terreno e le competenze dell’Anas. «La pulizia degli svincoli e delle piazzole dai rifiuti e dalle erbacce infestanti – ha scritto a suo tempo il primo cittadino di Trebisacce – oltre che doverosa per una questione igienico-sanitaria, è indispensabile in quanto gli svincoli e le piazzole di sosta costituiscono un biglietto da visita per gli utenti della strada che arrivano nei nostri comuni e quindi non si può consentire che le strade rimangano “sporche”, sia per una questione di degrado ambientale sia perché i rifiuti e le erbacce presenti sono tali da creare situazioni di pericolo, ostruendo la visibilità e anche il deflusso delle acque, senza trascurare il rischio-incendi».
Pino La Rocca