Trebisacce-19/09/2019: Consorzio:operai sul piede di guerra per il mancato salario

TREBISACCE Operai e dipendenti del Consorzio di Bonifica sul piede di guerra per rivendicare salari e stipendi arretrati ormai da 5 mesi. A rischio, se la situazione non si sblocca, l’interruzione del servizio idrico su un territorio afflitto peraltro da una prolungata siccità. La vertenza, sostenuta dalle OO.SS. Flai-Cgil, Filbi-Uil e Fai-Cisl, si trascina ormai da tempo, tanto che il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione dr. Giacomo Giovinazzo, sollecitato dal Prefetto di Cosenza a cui si sono rivolte le maestranze del Consorzio di Bonifica dei “Bacini dello Jonio”, ha convocato per ieri 18 settembre un incontro tra le parti presso la sede della Confindustria di Cosenza di cui ancora non si conoscono gli esiti, ma il cui destino prefigura la continuazione del braccio di ferro perché è risaputo che lo stesso Consorzio, sul piano finanziario, e non solo, naviga in acque abbastanza agitate. D’altra parte alle dipendenze del Consorzio ci sono padri di famiglia che, pur continuando finora a garantire un servizio essenziale per l’agricoltura come l’irrigazione, non possono campare d’aria, né possono aspettare che la situazione del Consorzio di Bonifica si normalizzi senza la collaborazione essenziale della Regione Calabria che, come è noto, ha invece avviato l’iter per il commissariamento dell’Ente. Da parte loro gli operai e i dipendenti, stanchi di pietire il diritto al salario, supportati dalle suddette OO.SS. di categoria, hanno chiamato in causa il Prefetto Galeone che, preso atto «…della drammaticità – si legge nella nota della Prefettura indirizzata alle OO.SS. e al Presidente dell’Ente Consortile prof. Marsio Blaiotta – in cui versa la totalità dei dipendenti del Consorzio di Bonifica, in atti determinato dalla mancata erogazione dei salari e degli stipendi delle mensilità arretrate, si richiede la convocazione urgente di un incontro per addivenire ad una soluzione condivisa della problematica. Premesso quanto sopra – si legge ancora nella nota firmata da S.E. il Prefetto Galeone – anche al fine di prevenire possibili turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica, si prega di voler valutare la possibilità di intraprendere un percorso condiviso con le predette OO.SS. di categoria volto a dare risposte significative». Intanto gli operai, in attesa degli sviluppi della situazione, hanno organizzato un sit-in davanti alla sede dell’Ente per rivendicare le spettanze arretrate. «Il nostro salario – ha scritto il loro portavoce – ha un carattere alimentare per le nostre famiglie e va quindi garantito con continuità a chi, lavorando tutti i giorni, mantiene l’agricoltura di un intero territorio, un’agricoltura d’eccellenza che è tale anche per merito di chi ogni giorno si reca sul posto di lavoro e garantisce il servizio irriguo».

Pino La Rocca