Trebisacce-19/09/2019: Sanità: tornano gli Anestesisti ma solo h12 e giorni feriali

TREBISACCE Pronto Soccorso: dopo ben 14 giorni di inspiegabile assenza, grazie alle reiterate sollecitazioni interne ed esterne all’Ospedale, sono tornati gli Anestesisti che, provenienti dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza e incentivati in misura sostanziosa (si parla di circa 700 euro al giorno), garantiscono il servizio a Trebisacce, ma anche

Mass. card.

questa volta il Contratto, rinnovato questa volta per sei mesi, sono presenti solo per 12 ore al giorno e solo per i giorni feriali. Come dire: chi decide di sua volontà di sentirsi male e vuole ricorrere d’urgenza al Pronto Soccorso, lo faccia solo dalle 8.00 del mattino alle 20.00 di sera e inoltre scelga anche i giorni feriali perché nelle restanti 12 ore della giornata e nei giorni festivi il Pronto Soccorso non garantisce la presenza dell’Anestesista-Rianimatore. E pensare che l’emergenza-urgenza, come le tante che capitano purtroppo tutti i giorni, si può verificare e può risultare fatale, pochi minuti prima delle 8.00 e poco dopo le 20.00, allorquando il medico del Pronto Soccorso si trova solo perché, oltre all’Anestesista, manca il medico-internista e il medico-chirurgo, due figure ritenute essenziali per un “ospedale di zona disagiata” per come è stato identificato il presidio sanitario di Trebisacce dal Decreto Regionale n. 64 del novembre 2018. Ma questo forse sfugge a chi, dietro la scrivania, pensa di aver risolto il problema degli Anestesisti a Trebisacce decidendo di investire una bella fetta di denaro pubblico invece di mettere mano ai concorsi e reclutare il numero degli Anestesisti e dei Medici che mancano nella sanità calabrese, tra cui tantissimi medici che lavorano nella sanità come precari. Il problema, in realtà nasce dal fatto che nell’Asp di Cosenza, e in particolare nell’Ospedali-Spoke di Castrovillari da cui dipendono tutte le U. O. presenti nel presidio sanitario di Trebisacce e nell’Ospedale-Spoke di Corigliano-Rossano che negli ultimi giorni si è trovato in gravi difficoltà, gli Anestesisti sono davvero contati tanto che spesso e volentieri si verificano problemi di turnazione. Diversa, invece, la situazione nell’Azienda Sanitaria di Crotone, tanto è vero che il servizio di Anestesia nell’Ospedale di San Giovanni in Fiore, che viene coperto “a scavalco” dagli Anestesisti della città pitagorica, viene assicurato h/24, così come del resto negli altri presidi sanitari del Capoluogo e della Provincia. Figli e figliastri, insomma, contro cui, facendo gioco di squadra ed evitando di fare una guerra tra poveri, hanno il diritto/dovere di battersi gli amministratori locali ancora di più di quanto già fanno, sia per inseguire il sogno della riapertura dell’Ospedale che per strappare con le unghie e con i denti il minimo indispensabile per garantire almeno l’emergenza-urgenza in questo lembo di territorio nel quale la vita delle persone sembra avere un valore inferiore rispetto a quella degli altri.

Pino La Rocca