Trebisacce-23/10/2019: Sotto processo i 6 organizzatori dei finti corsi Oss
TREBISACCE Stanco di essere preso in giro, un giovane del luogo che aveva partecipato a finti corsi per Operatore Socio-Sanitario, si è suicidato. A distanza di oltre due anni dai fatti , 6 persone, tra cui una di Amendolara e una di Oriolo, risultano sotto processo in quanto imputati per truffa dai Carabinieri perchè organizzavano, prima all’interno dell’Ospedale di Trebisacce e successivamente presso un noto Hotel del luogo, finti Corsi Professionali da spendere in tutta Italia per sistemarsi nella sanità. Secondo quanto hanno accertato i Carabinieri del NAS e che ha rivelato il Colonnello Vincenzo Maresca Comandante dei Carabinieri del Nas di Napoli nel corso di un’apposita Conferenza Stampa, «resosi conto che si trattava di una presa in giro, un giovane del luogo, disoccupato da anni, é stato sopraffatto dalla disperazione e si è suicidato». Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, i 6 soggetti sotto processo avrebbero organizzato numerosi finti Corsi che promettevano diplomi da OSS (operatore socio sanitario). Si tratta di 2 dipendenti dell’Asp di Cosenza e di 4 imprenditori, legali rappresentanti di due Scuole di Formazione esistenti in Calabria e in Campania, entrambe accreditate presso la regione Campania. Sarebbero centinaia le vittime del raggiro, che avrebbero sborsato ingenti somme di denaro per dei titoli di studio che alla distanza si sono rivelati inutilizzabili. Sequestrati dai Nas quasi 300 titoli di studi fasulli e 570mila euro, intascati dai presunti truffatori nel corso degli anni. “La misura della custodia cautelare in carcere per le persone coinvolte nell’operazione – ha detto il Colonnello Maresca – può sembrare forte, ma noi la riteniamo giusta. Il caso del suicidio del giovane allievo dei Corsi, d’altra parte, é emblematico della gravità dei fatti. Stiamo parlando – ha spiegato il Comandante del NAS – di una persona che, venuta a conoscenza dell’illiceità dell’iniziativa cui aveva partecipato sborsando 2.500 euro, si é reso conto dell’inutilità dell’impegno che aveva profuso visto che non poteva utilizzare il titolo professionale che aveva acquisito, rivelatosi carta straccia, per uscire dal dramma della disoccupazione che stava vivendo”. Il PM Eugenio Facciolla Presidente del Tribunale di Castrovillari, da parte sua, ha detto che “Le indagini sono ancora in corso. Stiamo verificando anche l’ipotesi di un’istigazione al suicidio. La morte del giovane – ha aggiunto Facciolla – risale ad un’epoca antecedente l’avvio delle indagini e, comunque, stiamo approfondendo e verificando tutto».
Pino La Rocca