Rocca Imperiale-05/11/2019: Celebrata la “Giornata dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”.
Rocca Imperiale:05/11/2019
Celebrata la “Giornata dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”.
In occasione del centenario del Regio Decreto che istituì una festività dedicata all’appena conquistata unità della Patria, il Comune di Rocca Imperiale, alla pari di tutti i centri dell’Alto Jonio, ha celebrato con sentita partecipazione il 4 novembre quale “Giornata dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”. E lo ha fatto alla presenza di tantissimi alunni e studenti delle Scuole dell’Obbligo e della secondaria di primo grado a cui per questioni anagrafiche e per colpa di un sempre più desueto sentimento patriottico, potrebbe sfuggire l’importanza ed il valore di questa ricorrenza che, ad onor del vero, andrebbe celebrata come Festa Nazionale. In questa data, infatti, l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti entrato in vigore il 4 novembre 1918 che consentì agli Italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare così a compimento il sofferto processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale e rende onore alle Forze Armate che, oltre alla difesa della Nazione, in tempo di pace vengono utilizzate fuori dai confini nazionali per missioni di pace e nel quadro delle collaborazioni internazionali di cui fa parte l’Italia come la Nato e l’UE. Sobria ma molto partecipata la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranù e alla quale hanno partecipato i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, le autorità civili e religiose e tantissimi studenti che hanno contribuito a dare valore didattico e formativo alla manifestazione. Radunatosi in località Croce il corteo, sfilando per la via principale del borgo, ha raggiunto il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona di fiori e la Chiesa Madre per la Santa Messa celebrata dal parroco Don Domenico Cirigliano, alla quale hanno partecipato,oltre alle autorità civili e militari, anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo Federico II, diretto dalla dirigente scolastica D’Elia. L’intera amministrazione comunale presente a cominciare da Gallo Francesco (Vice Sindaco con deleghe ai Lavori Pubblici e Politiche Agricole); Favoino Antonio (assessore con deleghe al Turismo, Rocchesi in Italia e nel mondo e Accordi Commerciali); Suriano Rosaria (assessore con deleghe alla Pubblica Istruzione, Volontariato, Associazioni, Cittadinanza Attiva, Politiche integrazione degli immigrati, Pari Opportunità); Favale Sabrina (assessore con deleghe alla Cultura, ai Beni Culturali,Spettacoli,Biblioteca); Pace Luciano (delega alla Formazione, Innovazione Tecnologica, Marketing Territoriale, Automazione e Informatizzazione); Affuso Antonio (deleghe ai Dipendenti Esterni,Pesca e Caccia, Agricoltura,Manutenzione, Viabilità Rurale); Marino Francesco (deleghe al Verde Pubblico e Arredo Urbano, Sport, Protezione Civile);Buongiorno Marino (deleghe all’Urbanistica, Demanio,Personale Interno,Polizia Municipale, Commercio,Politiche Giovanili);Battafarano Giuseppe (deleghe all’Ambiente e Differenziata); Gallo Silene (deleghe alla Sanità, Diversamente abili,Assistenza anziani, Welfare);Bonavita Mariateresa (deleghe ai Rapporti con la Chiesa, Tradizioni,Borgo). In piazza monumento dopo la benedizione del parroco don Domenico Cirigliano, il sindaco Ranù ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento e, dopo il doveroso minuto di raccoglimento in onore dei caduti di tutte le guerre riportati sulla lastra marmorea del Monumento, ha svolto il discorso celebrativo nel quale ha ricordato l’alto valore dell’Unità Nazionale, il valore della pace assicurata dalle Forze Armate e quello della sicurezza tutelata dalle Forze dell’Ordine. Ha quindi ricordato i figli di Rocca Imperiale che nel corso delle due Guerre Mondiali hanno pagato col sacrificio della loro vita il loro prezioso tributo alla creazione di un’Italia grande e libera. «Oggi, – ha affermato il primo cittadino – tutti insieme, consapevoli del sacrificio di questi nostri soldati, dobbiamo impegnarci, ognuno per la sua parte, a migliorare la coscienza civile e ad apprezzare l’unità e l’identità nazionale come valore fondante della convivenza civile e democratica». Ha fatto seguito il “Silenzio Militare Italiano e,quindi,la cerimonia si è conclusa con l’Inno Nazionale.
Franco Lofrano