Trebisacce-10/12/2019: SOLIDARIETA’ E CRESCITA (di Raffaele Burgo)

 

                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SOLIDARIETA’ E CRESCITA

 

 “La disabilità non è una coraggiosa lotta o “il coraggio di affrontare le avversità”. La disabilità è un’arte. È un modo ingegnoso di vivere (Neil Marcus).

Ancora una volta, Rossano Calabro, la città del  Codex  Purpureus  Rossanensis che è un manoscritto onciale greco del VI secolo, conservato nel Museo Diocesano e del Codex e contenente un evangeliario con testi di Matteo e Marco (Wikipedia) è stata protagonista di un evento straordinariamente formativo dal punto di vista umano, infatti lo splendido PalaEventi ha ospitato la decima edizione dell’Integrated Sport Day, grazie all’impegno profuso da Salvatore Cropanise, vera e propria anima di questa meravigliosa struttura, unitamente a tutti i suoi valenti collaboratori.

Sappiamo tutti che l’attività sportiva costituisce un elemento importantissimo a livello emotivo e sociale, un ambiente ludico e multidimensionale, idoneo a far prendere maggiore coscienza di sé e del proprio corpo. Rappresenta, altresì, uno strumento educativo e formativo.

Lo stesso Consiglio dell’Unione Europea afferma che lo sport è fonte e motore di inclusione sociale.

Alla presenza di numerosissimi studenti, si è trasmesso un insegnamento etico eccezionale, che proietta lo sport verso ideali che travalicano la semplice medaglia per dare l’imput a riscoprire i valori veri e profondi della vita.

Far capire a tutti che l’attività sportiva deve essere anche inclusione, non esistendo persone normodotate e portatori di handicaps, ma unici soggetti, qualcuno dei quali diversamente abile, ma con capacità e qualità uguali, se non addirittura superiori.

L’obiettivo principale di questo evento è stato proprio quello di promuovere, attraverso lo sport, l’inclusione e l’integrazione di giovani con difficoltà, valorizzando la loro cosiddetta “diversità” come risorsa.

Un progetto encomiabile, un’azione splendidamente coinvolgente dal punto di vista emotivo, che ha trovato grande riscontro da parte di diverse Autorità

L’integrazione è l’obiettivo, mentre lo sport è il veicolo. Lo sport è, infatti, un veicolo speciale nel progetto di inclusione, proprio perché dà ad ognuno un ruolo preciso in un contesto collettivo, considerato che nell’attività sportiva si è tutti uguali.

Si ringrazia uno dei partners della manifestazione, il Movimento per la Vita, nella persona del responsabile Giannantonio Corvino, Natale Bruno e la referente del Progetto, insegnante Silvana Tucci:

Si ringraziano, altresì, per lo Csen Antonio Caira, Presidente Regionale ed i Consiglieri Pino Tarantino e Francesco De Nardo; un ringraziamento speciale al ragioniere Angelo Viteritti, Presidente del Kiwanis Ippodamo da Mileto.

Un ringraziamento, naturalmente, ai Dirigenti Scolastici ed all’intero Corpo Docenti per la sensibilità.

Un plauso particolare al Dottor Guido Valenzano ed a sua moglie Gina Stan, sensibili al discorso integrazione che, con i giovani de i” “Figli delle Rose” di Roseto Capo Spulico, hanno offerto la possibilità di tirare con l’arco, disciplina della quale Valenzano è responsabile Sud Italia Csen.

L’impegno di questi due giovani in favore di chi si trova in difficoltà è davvero ammirevole, in quanto svolgono il loro lavoro non soltanto tecnicamente, ma soprattutto con il cuore e con il sentimento.

Presente anche Lorenzo Notaristefano, Presidente della Cooperativa Sociale “I figli della Luna” di Rossano

La giornata di Rossano ha dimostrato, ancora una volta, che lo sport rappresenta una sorta di terapia, in quanto trasmette il desiderio di andare avanti, nonostante le condizioni fisiche e questo ci permette di poter dire che lo Sport è di tutti, sia dei normodotati che dei diversamente abili,che vivono in condizioni di disabilità eppure hanno un’abilità nel cuore che li porta a guardare oltre!

 

Non dimentichiamo che quando si sogna da soli resta soltanto un sogno, ma se si sogna insieme è un nuovo cammino che inizia.

Ecco, Salvatore Cropanise ha voluto lanciare questo messaggio: attraverso un canale di sensibilizzazione costruito da eventi sportivi cerchiamo di abbattere le barriere mentali e non, insite ancora nella nostra società, permettendo alla persona in difficoltà di ritrovare, attraverso lo sport, autostima e motivazione.

A questo punto permetteteci di ringraziare immensamente un grandissimo uomo, oltrechè un grandissimo campione, una persona che ha dimostrato di possedere un cuore enorme, una sensibilità fuori dal comune. Parliamo di Amaurys Perez, campione mondiale e vice campione olimpico di Pallanuoto, una persona eccezionale che, nonostante la sua fama, i suoi successi, si è messo a disposizione con un sorriso ed una parola buona per tutti.

Questo splendido campione ha permesso a tutti di capire come si può essere grandi, restando umili e modesti e lo ha fatto con una dolcezza davvero rara. Questi esempi rivestono un ruolo fondamentale nello sport e nella società, perché tantissimi giovani si rispecchiano nei campioni e quando un campione è come Amaurys Perez allora si può ben dire che ha assolto al suo compito più importante, che è quello di ergersi a paladino dei princìpi “interiori” più tradizionali.

Un altro ringraziamento speciale ad Antonio Renzo, indimenticabile campione europeo dei Pesi Leggeri di Boxe e simbolo della nostra terra di Calabria; l’umiltà e la modestia di questo grandissimo campione sono un esempio positivo da imitare e da seguire, in quanto Antonio ha sempre dimostrato che il lavoro duro permette di raggiungere traguardi importanti, mantenendosi persone sensibili, buone e disponibili con tutti. Con lui, la Boxe riacquista umanità e diventa veicolo di valori profondi.

Al termine di questo evento così altamente educativo per tutti, ringraziando ancora organizzatori ed ospiti per tutto l’indefesso lavoro svolto, desideriamo concludere con una bellissima frase di Antoine de Saint Exupèry, che diceva: “Colui che differisce da me, lungi dal danneggiarmi mi arricchisce… La nostra unità è costituita da qualcosa di superiore a noi stessi – l’Uomo”.

RAFFAELE BURGO