Trebisacce-29/12/2019: IL TUO RICORDO RESTERA’ INDELEBILE
IL TUO RICORDO RESTERA’ INDELEBILE
“Lascia che la vita sia bella come i fiori d’estate e la morte come le foglie d’autunno” (Rabindranath Tagore)
Quando una persona cara scompare, il nostro cuore e la nostra mente vengono assaliti da mille dubbi sull’esistenza e su questo grande mistero che è la morte.
E quando ad andarsene è una persona speciale, questo tumulto interiore diventa ancora più forte.
Nei giorni scorsi un galantuomo è tornato alla Casa del Padre e lo ha fatto con quella signorilità ed in silenzio, così come aveva vissuto la sua giovane vita.
Luigi Fabiano era un signore d’altri tempi, una persona squisita, dai modi gentili, educato e rispettoso con tutti, che aveva fatto della profonda Fede la sua ragione di vita.
Ricordiamo che ogni volta che avevamo occasione di incontrarci, dimostrava sempre il suo desiderio di impegno civile, infatti le sue parole erano sempre:” Raffaè, allora che si dice? Facciamo qualcosa di utile per la mostra Comunità?”.
Ecco, questo era Luigi, una persona che noin chiedeva nulla per sé stesso, ma voleva impegnarsi nel sociale e nella Chiesa, affinchè giovani e meno giovani potessero avere qualcosa in cui credere e per cui lottare.
Quando si è appresa la notizia della sua morte, tutti sono rimasti attoniti ed increduli, in quanto non si poteva credere che un uomo come lui potesse non gratificarci più con la sua presenza, ma purtroppo dopo qualche attimo di sbandamento ci siamo dovuti arrendere alla triste realtà.
Ed è come se una parte di noi fosse stata recisa.
Quanti ricordi, quante passeggiate e quante chiacchierate, tutte di grande valenza umana, spirituale e culturale, mai discorsi banali e superficiali, ma sempre profondi e “puliti” nella disquisizione.
Il ricordo che si serberà di Luigi è quello di una persona speciale, di una persona che non ha mai detto una parola fuori luogo, che non ha mai criticato gli altri, che si è sempre prodigato acchè tutti stessero bene, che ha sempre fatto una preghiera per coloro che ne avevano bisogno.
Insomma, il ricordo sarà di una persona buona e davvero straordinaria.
Potremmo continuare a decantare le sue lodi all’infinito e non si rischierebbe mai di diventare retorici, in quanto quando si parla e si scrive di lui è il cuore che parla.
Vogliamo concludere questo nostro umile pensiero con una frase di Papa Francesco che dice:” “Una persona tende a morire come è vissuta. Se la mia vita è stata un cammino con il Signore, un cammino di fiducia nella sua immensa misericordia, sarò preparato ad accettare il momento ultimo della mia esistenza terrena come il definitivo abbandono confidente nelle sue mani accoglienti, in attesa di contemplare faccia a faccia il suo volto.”
Luigi, di certo, per come è vissuto sarà adesso assiso accanto al Signore e guiderà i passi di quanti gli hanno voluto bene.
Ciao, esempio fulgido sulla terra ed angelo in Paradiso.
RAFFAELE BURGO