Trebisacce-30/12/2019:    UN AUTISTA, UN UOMO, UNA STORIA

          

 

 

 

 

 

 

 

 

    UN AUTISTA, UN UOMO, UNA STORIA

 

Quanta acqua sotto i ponti e’ passata da quel lontano 1979, quando un giovane di belle speranze si appresto’  a partire per svolgere il servizio militare.

Fin da subito, dimostro’  che, oltre alla passione per la musica e la pittura, possedeva anche il classico “fuoco sacro” per i motori.

Cio’ gli valse la grande opportunita’ di iniziare a guidare e dimostrare le sue enormi potenzialita’.

Congedatosi, gia’ nel 1980 venne assunto dalla Saj di Trebisacce, mettendo in mostra qualità professionali ed umane.

Dolcezza, sensibilita’, solarita’, serieta’, umilta’, abnegazione, onestà, determinazione e spirito decisionale nelle situazioni piu’ delicate sono stati tra i suoi cavalli di battaglia nel corso della sua lunga e meritoria attivita’.

Stiamo scrivendo di Antonio De Paola, nostro illustre concittadino, noto non soltanto per essere una punta di diamante della Saj, ma anche per le sue grandi abilita’ canore e per la passione nei confronti della pittura.

Scrivere e parlare di Tonino, come amabilmente molti lo chiamano, soprattutto i suoi fedeli passeggeri, significa andare oltre il mero apprezzamento professionale, per proiettarsi verso le mete elevate della purezza d’animo.

Dietro la scorza dura e seriosa che al primo impatto, per chi non lo conosce, potrebbe dare, si nasconde un animo nobile, buono, sensibile e disponibile.

Eravamo bambini, compagni di giochi vicino casa mia, dove il papa’  Franco e la mamma Ada avevano la loro attivita’  lavorativa ed Antonio, fin da piccolo, dimostrava il grande amore per la giustizia, difendendo i piu’ deboli.

Quanti ricordi!

E quanti aneddoti si potrebbero raccontare sulla sua attivita’ di autista.

Cio’ che ricordo piacevolmente, unitamente a tanti altri episodi, e’ la sua capacita’ di esprimersi in inglese e francese con i passeggeri, per cui anche in occasioni particolari era in grado di risolvere ogni tipo di problematica ed era d’aiuto a chi chiedeva informazioni.

La sua capacita’ di relazionarsi in maniera sempre educata e rispettosa gli hanno valso il plauso, l’apprezzamento, la stima, il rispetto e l’affetto da parte sia dei suoi datori di lavoro che da parte dei passeggeri che viaggiavano quotidianamente con lui.

Siamo stati testimoni oculari, nel corso di viaggi sul suo amato autobus, di tanti episodi che lo hanno visto protagonista.

Come dimenticare quella mattina che sali’ una coppia di inglesi che non parlava una parola d’italiano? Ebbene, Tonino senza alcun problema inizio’ a dialogare con loro.

Oppure quella volta che un passeggero con bollenti spiriti, all’insaputa di tutti, comincio’ a fare gesti inconsulti nei confronti di una signora seduta di fronte, creando davvero una situazione estremamente imbarazzante per tutti.

Anche in quella occasione, Tonino gesti’ tutto in modo encomiabile, risolvendo l’increscioso episodio senza alcun tipo di danno.

Quante lacrime, quante gioie, quanti dolori, quanti sorrisi, quante storie potrebbe raccontare il nostro Tonino.

Il suo autobus era come una casa, all’interno della quale si gioiva, si soffriva, insomna grazie a Tonino era diventato un’anima pulsante di emozioni.

La sua residenza di lavoro e’ stata Amendolara per ben venti anni e quella permanenza e’ stata per lui bellissima, in quanto e’ riuscito a farsi amare da tutti.

Come non ricordare l’ansia di tanti studenti universitari che ,preoccupati per l’esito del loro esame, venivano da lui consolati come puo’ fare un buon padre di famiglia.

Antonio De Paola ha, per cosi’ dire, ” umanizzato” il suo lavoro, mantenendo inalterati i propri valori di sensibilita’ ,che era capace di trasferire anche sull’autobus.

Adesso Tonino e’ in pensione e finalmente potra’ dedicarsi ancora piu’ intensamente alla sua splendida famiglia ed alle sue passioni, musica e pittura.

Non nascondiamo che ci mancheranno le sue risate sull’autobus, i suoi motivi che canticchiava, le sue bonarie sgridate quando qualcuno sbagliava, le sue battute quando parlava dell’amata Inter, pero’ nel contempo siamo felici per lui, per l’esempio che ha lasciato su quell’autobus e per l’affetto che tutti nutrivano e continueranno a nutrire per lui.

Esempi come il suo sono da imitare e da seguire, in quanto ha dimostrato come è possibile non scindere il lavoro dai valori intrinseci che una persona possiede, infatti non c’è stato un attimo in cui Tonino non abbia rispettato il prossimo, anche quando la pazienza era al limite e ciò è un grande segno di responsabilità e di attaccamento al dovere.

Mancherà su quell’autobus ai tanti pendolari, ai numerosi studenti che in lui aveva trovato un amico, un confidente, un secondo papà, ma sarà assente soltanto fisicamente, in quanto la sua immagine bonaria aleggerà sempre.

Non lo rivedremo sul suo mezzo di lavoro, ma potremo godere della sua presenza quotidianamente, ringraziandolo per il grande servizio che ha dato alla nostra comunità e per quanto continuerà a dare nel mondo della musica e dell’arte.

Lasciare un traguardo ormai raggiunto non è facile per nessuno, ma ricorda che al di fuori di tutto questo ci sarà un mondo pieno di gioia, in cui non mancherà mai il nostro affetto per te e quello dei tanti passeggeri che ti ricorderanno sempre come il loro grande, meraviglioso e speciale Tonino.

Semper ad maiora.

RAFFAELE BURGO