Oriolo-07/01/2020: Gli ex sindaci contro: “L’incomprensibile assenza del sindaco di Oriolo, Simona Colotta, alla commemorazione dell’Eccidio di Ceretto, il 5 gennaio”
La nostra storia, i nostri ideali che ci contraddistinguono sono il frutto del sacrificio di donne, di uomini, di ragazze e ragazzi che si sono sacrificati, in molti sono caduti per un ideale comune: l’Italia libera, democratica, rispettosa del prossimo, un prossimo fatto di umanità, di comprensione, che ripudia l’arroganza, capace di dialogare, di costruire rapporti solidi e ponti tra comunità e culture. In tanti, in troppi si sono sacrificati per questi valori, in tanti hanno perso la vita per la pace, per la dignità e l’amore. In tanti, come a Costigliole Saluzzo e Busca, in provincia di Cuneo, sono stati umiliati, percossi, uccisi da mani crudeli, guidate da menti pervase di odio. Da quasi dodici anni, le Comunità di Busca, di Costigliole Saluzzo e di Oriolo, gemellate, e con loro la Calabria tutta e il Piemonte ricordano i morti, l’estremo sacrificio di donne e uomini, di agricoltori, artigiani, professionisti, padri e madri, di intere famiglie cancellate per sempre dall’odio nazifascista. Vite recise sui piazzali, davanti ai propri casolari, sui muri di mille e mille osterie, su quelle piazze, macchiate dal sangue, da sempre simbolo di incontro e di progresso. Idealmente, cari Fratelli e Sorelle, siamo lì con voi, in quelle piazze, davanti a quelle osterie, davanti ai casolari, simboli ancora una volta di resistenza, di cultura, di umanità e di fratellanza. Oggi, umilmente, Vi chiediamo scusa, a nome di chi le scuse le dovrebbe presentare con umiltà e al più presto, per cancellare una brutta pagina che la nostra Comunità certo non merita. L’incomprensibile assenza del sindaco di Oriolo, Simona Colotta, alla commemorazione dell’Eccidio di Ceretto, il 5 gennaio, dove erano presenti cittadini, autorità civili, militari, religiose, le associazioni di volontariato, i Reduci, l’ANPI, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è da condannare con forza. Un’assenza che getta un’ombra grave su questa amministrazione, un’ombra nelle relazioni tra Regioni, Comunità sorelle, come quelle di Costigliole Saluzzo e di Busca, insignite dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, della Medaglia d’Argento al Valor Civile. Un’offesa ai Caduti, ai Martiri della Resistenza, della Democrazia e della libertà. Dal sindaco Simona Colotta non una giustificazione credibile, nessuna telefonata, non un fiore, né una parola per ricordare i ventisette Martiri di quel 5 gennaio del ’44, tra i quali due figli di Oriolo, Francesco Caruso e Giorgio Giuseppe Caruso; non una parola per ringraziare i vivi e quelle Comunità che hanno dato da bere, da mangiare ai nostri concittadini come i Caruso, i Marino, i Liguori e altri ancora, reduci della 4ª Armata. Semplici cittadini, intere famiglie hanno aperto la porta di casa e il loro cuore ai nostri compaesani, regalando loro un sorriso, un abbraccio, una carezza sui visi stanchi, asciugando lacrime di disperazione e di dolore. In quei momenti terribili, di sconforto e di angoscia, le Mamme di Costigliole Saluzzo e di Busca sono diventate le loro Mamme; i Padri, i loro Padri; i loro figli, fratelli e sorelle. Per questo, Vi ringrazieremo e vi ricorderemo per sempre, continueremo a chiamarVi fratelli e sorelle, terremo per Voi sempre aperte le nostre porte, le nostre case, i nostri cuori.
Il presente documento è stato approvato dagli ex Sindaci di Oriolo:
Giorgio Bonamassa, Francesco Colotta, Vincenzo Toscani
e dall’ex vicesindaco Vincenzo Diego