Italia-31/01/2020:CRETINI FELICI, ODIO ELETTORALE E STORIA STRUMENTALE
CRETINI FELICI, ODIO ELETTORALE E STORIA STRUMENTALE
La Nazione va a rotoli: tra gli alati proclami presidenziali di contrasto ad un inesistente antisemitismo; con il M5S, la maggiore forza parlamentare e di governo, evaporato nel nulla e senza capo politico; ed il governo immobile, in continuo annuncio di rilancio, non si sa per dove e come.
Ma loro, quelli del PD, felici, perché ora, grazie all’aria fritta delle sardine, potranno fare lo Ius Soli ed eliminare i decreti sicurezza su migranti e legittima difesa. La patetica scemenza alla guida dell’Italia.
Non solo, ma tronfi di avere mantenuto la guida, almeno a livello di governo centrale, della regione che è stata da sempre di sinistra, e comunque ora chiaramente divisa in due a livello amministrativo locale, nemmeno commentano la perdita della Calabria, in favore, a sentir loro, di una persona che i Calabresi li avrebbe sempre odiati. Tutto dire.
La parola “odio” imperversa nella comunicazione di sinistra, applicandone il significato negativo a quello stesso uomo politico di cui sopra. Nello stesso tempo vengono ricordati con frequenza quotidiana gli orrori della Shoah, quasi a fare un parallelo tra essa e colui che scatenerebbe l’odio.
Ora è chiaro che se si seleziona un fatto storico per punto d’interesse politico particolare, senza evidenziare gli antecedenti che, di fatto, hanno causato proprio quello, mostruoso, messo in atto da Hitler, si compie un’azione politica strumentale ai fini elettorali.
La persecuzione degli Ebrei da parte dei Cristiani (e viceversa nei primi tempi del Cristianesimo), in varie forme (dagli stermini alle vessazioni di ogni genere) era diffusa in tutte le istituzioni europee, tanto che nel medioevo possiamo dire che l’unico posto dove potevano sopravvivere sicuramente era soltanto Roma.
Ricordo anche, sia che la “Giornata della Memoria” è stata, lunedì 27 gennaio, e non tutto il mese sotto propaganda elettorale, sia che, condividendo il pensiero del mio amico Giulio “a pensar male si fa peccato, ma…”, mi paiono perlomeno sospette tutte queste improvvise manifestazioni di antisemitismo mai comparse prima.
Tengo a precisare, inoltre, che questo mio intervento ha un carattere, sia di precisazione storica, sia di stimolo alla correttezza politica, e, ovviamente, non di condivisione politica con chicchessia.
Maurizio Silenzi Viselli storico.