CANNA-14/02/2020: L’Amministrazione Comunale non ha commemorato anche quest’anno le vittime delle foibe.
CANNA L’Amministrazione Comunale non ha commemorato anche quest’anno le vittime delle foibe.
“Nessuna commemorazione per i “Martiri delle Foibe”. L’Amministrazione Comunale di Canna (CS) ha deciso di non commemorare i Martiri delle Foibe e le vittime dell’esodo istriano, giuliano, dalmata. Perché? Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 e vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Le più alte cariche dello Stato, in questi giorni, hanno espresso parole chiare sulla vicenda. Per più di settanta anni su questo dramma c’è stata una sorta di guerra civile culturale che ha dato vita a un negazionismo antistorico, anti-italiano e anti-umano. Alla fine della seconda guerra mondiale circa 20mila italiani furono barbaramente massacrati, torturati e gettati nelle foibe e oltre 250mila gli italiani costretti a fuggire dalle loro terre di origine. Chi furono i responsabili? I partigiani titini con la complicità di Togliatti e del partito comunista italiano “alleati” del maresciallo Tito! Nonostante questo, l’Amministrazione Comunale di Canna ha deciso di non commemorare questa importante solennità civile nazionale. Quali sono stati i motivi ostativi che hanno impedito la commemorazione istituzionale del Giorno del ricordo? Fra questi motivi vi sono anche considerazioni di natura politica e/o ideologica? Eventualmente si intende organizzare degli eventi istituzionali nei prossimi giorni per recuperare alla mancata commemorazione in onore dei Martiri delle Foibe? Finalmente l’oblio e l’omertoso silenzio sono stati squarciati dalla verità storica che non potrà mai essere infoibata! Qualche anno fa proposi in Consiglio comunale e mediante alcune interrogazioni di dedicare una via o una piazza di Canna ai “Martiri delle Foibe” per offrire quotidianamente ai cittadini e a coloro che percorrono quella strada la possibilità di riflettere e di non rimanere, si spera, indifferenti di fronte a questa tragedia che colpì centinaia di migliaia di Italiani. Con la sola colpa di essere italiani i nostri connazionali furono barbaramente trucidati nell’ottica di cancellare ogni segno d’italianità da quelle terre, oggetto delle mire espansionistiche della Jugoslavia comunista del maresciallo Tito. Nel corso degli anni sono stati estratti dalle foibe i corpi di civili, partigiani italiani non comunisti, soldati del Regio Esercito, militi della Repubblica Sociale, sacerdoti, rappresentanti delle istituzioni italiane nella Venezia Giulia, a dimostrazione del fatto che questa tragedia, quest’opera sistematica di sterminio e di cancellazione d’una identità, dovrebbe essere parte di “tutta” la memoria nazionale e non sempre denigrata da chi ha i suoi miti intangibili e che rifiuta qualunque confronto storiografico. Con la Legge 92 del 2004 è stato istituito il “Giorno del Ricordo” con l’intento di porre fine all’oscurantismo storico ed alle diatribe politiche sul tema. Il mio intento è stato e sarà sempre quello di sensibilizzare, anche a Canna, i cittadini invitandoli a riflettere sulle sofferenze patite dagli italiani del confine orientale costretti, quando non uccisi, ad abbandonare la propria terra. Perché l’Amministrazione comunale di Canna non ha promosso alcuna iniziativa per ricordare i “Martiri delle Foibe”? Lodevole iniziativa è stata promossa dal Presidente del Circolo culturale “Corrado Alvaro”, prof. Andrea Bonfiglio, che ha organizzato nella sede del Circolo un incontro per riflettere sui “Martiri delle Foibe” a cui hanno partecipato gli iscritti al Circolo e tanti cittadini Cannesi interessati. Ringrazio a nome di Fratelli d’Italia e di Riva Destra il prof. Andrea Bonfiglio che con questo incontro ha voluto conservare e rinnovare la memoria di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale. L’oblio è stato squarciato e compartecipare per anni a tale verità storica è motivo di grande soddisfazione in memoria dei ventimila italiani infoibati e dei 350mila esuli sradicati selvaggiamente dalle loro terre e dai loro affetti personali”.
CANNA LI’ 13. 02. 2020 Dott. Antonio Turchitto ex Capogruppo della Minoranza Consiliare