Trebisacce-02/04/2020: ANTICA TRADIZIONE (di Raffaele Burgo)

                                                

   

 

ANTICA TRADIZIONE

 

L’arte di bere il tè è un poema ritmato da movimenti armoniosi” (Nitobe Inazo)

 

Il tè  ha una storia antica di millenni ed è stata la Cina il primo Paese al mondo dove si è iniziato, oltre 2000 anni addietro, a coltivare la pianta del tè e a lavorarne le foglie, oltre a sviluppare tecniche di preparazione e metodi di servizio, nonché cerimoniali e rituali per offrire la preziosa bevanda.

Addirittura veniva considerato quasi una medicina, grazie alle molteplici proprietà benefiche ad esso attribuite.

Nell’VIII secolo d.C. in Cina (in epoca Tang) venne codificata la prima Cerimonia del Tè della storia e la magica bevanda venne ben presto introdotta nel regno della poesia come uno dei divertimenti eleganti.

La Cerimonia del Tè è un’arte e come le altre tradizioni artistiche anche il Tè ha le sue scuole e le sue epoche. La sua evoluzione si può dividere in tre periodi principali, dove gli ideali del Tè caratterizzano i diversi momenti della cultura cinese:

Epoca Classica. Quella del Tè Bollito col Sale (dinastia Tang, 618–907). La prima e più antica cerimonia del Tè documentata.

Epoca Romantica. Quella del Tè in Polvere Sbattuto (dinastia Song, 960–1279), da cui è derivata e si è poi sviluppata l’intera cerimonia del Tè in Giappone, il Cha No Yu, intorno al XV secolo.

Epoca Naturalistica. Quella delle Foglie di Tè Infuse (dinastia Ming, 1368–1644), da cui è derivata poi, verso la seconda metà del XVIII secolo, la scuola giapponese del Sencha Do. Noi moderni apparteniamo a quest’ultima scuola, quella delle Foglie del Tè Infuse.

A seconda dei metodi di lavorazione, in Cina i tè puri1 sono classificati in sei grandi famiglie in base alla colorazione che le foglie assumono dopo il trattamento. Secondo questa classificazione, che possiamo definire “cromatica”, i tè sono suddivisi in 6 macro famiglie: tè verdi, tè gialli,tè bianchi,tè blu-verdi,tè rossi,tè neri.

I tè puri possono essere ulteriormente classificati in base alle reazioni chimiche che avvengono o meno durante la lavorazione delle foglie verdi. In conseguenza di queste trasformazioni, i tè possono essere classificati in tre grandi categorie: Tè ossidati,Tè fermentati,Tè verdi, ossia quei tè che non sono né ossidati né fermentati.

La pianta del tè è una Camelia, della specie “sinensis”.

«Il tè è come il vino: un conto è produrre una buona uva, un altro è fare un buon vino».

«Avere le piante del tè non vuol dire ancora avere il Tè. I germogli teneri, una volta raccolti, sono la materia prima con cui sarà prodotto il tè. Infatti, il prodotto finito, le foglie secche tanto per intenderci, che chiamiamo per l’appunto “tè”, non è altro che il risultato di un lungo e complesso processo di lavorazione».

La Cerimonia del tè è un vero e proprio momento di meditazione, un rito antico che affonda le radici nell’Oriente tradizionale.

Il primo infuso è per il gusto. Il secondo infuso è per il piacere. Il terzo infuso è per l’occhio. Il quarto infuso è per il rilassamento.

RAFFAELE BURGO