Trebisacce-13/04/2020: Commento a una poesia sulla ribellione irlandese che si ebbe nella Pasqua dell’anno 1916, a Dublino. (di Emanuela Valastro)

Emanuela Valastro

Commento a una poesia sulla ribellione irlandese che si ebbe nella Pasqua dell’anno 1916, a Dublino.

Riguardo i nomi, le liste dei nomi dei miei ex-alunni e sento un crampo al cuore. Non sono solo nomi, ma persone,vite, ricordi che si intrecciano al presente che vivono ora. Io non posso più vederli oggi, e piango dentro. Mi domando cosa fanno,cosa vogliono realizzare. A tal riguardo, proporrei loro la lettura e studio di un componimento poetico: Easter 1916, cioè Pasqua 1916. Esso fu scritto dal poeta irlandese Yeats che dette vita alla rinascita del teatro irlandese, per commemorare i caduti della sommossa di Dublino che ebbe luogo il 24 aprile 1916. I ribelli ,cogliendo gli effetti del coinvolgimento dell’Inghilterra nel primo conflitto mondiale, ne approfittarono per sollevarsi al fine di ottenere libertà dagli Inglesi. La ribellione fu repressa e 16 di loro furono uccisi. Di questi  Yeats parla come uomini comuni che all’improvviso si trasformano in eroi che scelsero il rischio della morte piuttosto di vivere nella noia della quotidianità,abbracciando gli ideali del patriottismo e orgoglio irlandesi che non si riducono a bigottismo conservatore, ma diventano nuova luce per un domani migliore. È il dramma del cambiamento che qui viene trattato. Tutti siamo dotati di libero arbitrio,ma molti non sanno cosa esso sia veramente. Non è libertà di fare qualsiasi cosa, in quanto questo tipo di libertà non serve che a introdurci nella schiavitù delle passioni anarchiche che smuovono l’essere umano senza alcuna direzione. La vera libertà è quella della coscienza che occorre ascoltare per sapere dove andare. Le strade sono tante, come si legge in una poesia di Robert Frost, il mondo è vario, ma la non-scelta, il lasciarsi andare  senza meta, non è questo se non il rifiuto di utilizzare il libero arbitrio. Nella poesia gente normale,che va in osteria e ha famiglia scelgono il rischio di perdere la vita per la causa irlandese rendendo prezioso il sangue che offrono al loro Paese. Tutto per una terrible beauty that is born. Non aderire alle cose come stanno, ma agire cambiandole, perchè esiste una ‘stone’,pietra, che turba,sconvolge the living  stream, cioè la corrente vitale e questa pietra angolare è Cristo. Gli eroi di questi giorni sono i medici e infermieri che curano i malati del virus covid.Ebbene, in loro pure c’è stata, pure, una decisione,una fase decisionale libera al fine di scegliere. Ma se non esiste libertà(a cominciare da quella di pensiero) non c’è libero arbitrio. I due concetti infatti sono separati, a mio avviso, in quanto utilizzare le  proprie capacità per degli obiettivi consapevoli richiede potere decisionale. Vorrei dire ai miei alunni, che non so cosa fanno nelle loro case chiusi e costretti a non uscire, che la vera libertà non è nel fare ogni cosa, ma si trova dentro di loro, e sta a loro la scelta per una o l’altra strada, se, dopo o prima del covid, essere buoni cittadini (e io sono convinta che lo saranno), se vogliono rendere questo mondo un posto migliore, perchè di ingiustizie e diseguaglianze economiche e sociali ci sono. Insomma, auguri,a tutti e alle famiglie, che collaborano con i figli a rendere questo tempo prezioso,pur se apparentemente la libertà di movimento ci è tolta.

12Aprile 2020

  Emanuela Valastro)