ALTO JONIO -17/04/2020: Coronavirus: a rischio fallimento tutta la stagione estiva

Spiaggia Roseto
Aldiana Club Villapiana 1

 

 

 

 

ALTO JONIO Coronavirus: a rischio la stagione estiva e con essa la già fragile economia dell’intera fascia jonica costituita dall’Alto e Basso Jonio e dall’intera Sibaritide che, storicamente, ha nel turismo balneare e nel suo indotto una delle poche fonti di sussistenza per migliaia di lavoratori disoccupati per tutto l’anno e che aspettano la stagione estiva per recuperare un salario da spalmare su tutto l’arco dell’anno solare. In realtà, si tratta di un intero Comprensorio che, in assenza di industrie e con un’agricoltura che arranca, ha puntato tutto sul turismo estivo realizzando sia sulla cosata che nelle aree interne piccole e grandi strutture alberghiere dotate di oltre 20mila posti-letto. Se quindi non si esce in fretta dal tunnel della pandemia – e in questa ottica diventa essenziale la condotta virtuosa dei cittadini – l’intero settore costituito da alberghi, resort, residence, villaggi turistici, camping, ristoranti pizzerie, bar e lidi balneari resterà compromessa in modo irreversibile e la grave crisi del settore, già iniziata nel 2008, si protrarrà ancora fino a diventare insostenibile. L’allarme sul grave rischio che incombe sul turismo è stato lanciato dal Presidente di Confesercenti-Calabria Vincenzo Farina a cui ha fatto eco il Presidente di Confindustria Calabria sezione Turismo Demetrio Metallo. «Siamo in presenza – ha ammonito il Presidente Vincenzo Farina – di una situazione che rischia di essere devastante per le imprese calabresi attese da una “stagione” estiva che, prima della devastante pandemia del Coronavirus, si preannunciava ricca, non solo sotto il profilo dei numeri, ma anche della qualità dei servizi. La grave emergenza sanitaria, se non si corre subito ai ripari, ora invece rischia di mettere completamente in ginocchio tutto il settore turistico-alberghiero nel quale, purtroppo, si continua a navigare a vista. Eppure – ha aggiunto il noto imprenditore turistico di Roseto Capo Spulico – secondo i dati elaborati dalla Confesercenti, sono 2.500 gli stabilimenti balneari, ben 13.481 le attività, tra alloggio e ristorazione e oltre 58mila le attività che si occupano della fornitura di prodotti. Nel recente incontro con l’Assessore al Turismo Fausto Orsomarso – ha rivelato lo stesso Presidente Farina – lo abbiamo sollecitato ad iniziare subito a prepararci per l’estate, ma la nostra impressione è che si continui a navigare a vista. E lo dico con rammarico, perché parliamo della vita lavorativa di migliaia di persone e, – ha concluso il Presidente Farina sollecitando gli esperti e la politica nazionale a dare indicazioni e tempi certi sul da farsi – se aspettiamo altri due mesi, c’è il rischio di farci trovare impreparati, e questo non ce lo possiamo permettere». C’è comunque ancora più pessimismo nelle dichiarazioni del noto imprenditore turistico di Amantea Demetrio Metallo secondo cui non ci sarebbero margini per poter pensare di recuperare la stagione estiva. «In questo momento – ha dichiarato il Presidente Metallo – credo non ci siano le condizioni per la ripartenza dell’intero settore, in quanto le nostre attività non sono equiparabili a quelle dei negozi a cui basta solo sollevare le saracinesche, mentre per noi una eventuale riapertura necessiterebbe di un arco temporale lungo che consenta un lento ritorno alla normalità. Alcuni colleghi di Rimini, luogo in cui il turismo è altamente organizzato, – ha riferito il Presidente Metallo aggiungendo una ulteriore nota di pessimismo – mi hanno riferito che sulla costa riminese sono disposti ad aprire solamente 200 attività alberghiere su 1.400». Esprimendosi poi sulla trovata di installare sulla piaggia pannelli di plexiglass per agevolare il distanziamento sociale, il Presidente Metallo è stato categorico: «Ritengo sia una cosa abbastanza inverosimile. A questo punto è meglio non aprire proprio».

Pino La Rocca