Trebisacce-14/05/2020: Coronavirus: l’ex Chidichimo potrebbe diventare un parcheggio per ex Covid 19

Chidichimo

TREBISACCE Coronavirus: l’ex ospedale di Trebisacce, nelle condizioni in cui si trova adesso, non è assolutamente nelle condizioni di ospitare e di curare pazienti affetti da Coronavirus che hanno bisogno di un protocollo terapeutico che un presidio sanitario in disarmo non può assicurare. E’ quanto sostiene il Coordinamento Cittadino della Lega di Salvini in merito alla delirante ipotesi, di cui si è parlato nelle ultime ore, di parcheggiare presso il “Chidichimo” un certo numero di ex degenti della “Domus Aurea”, la RSA (residenza sanitaria assistita) di Chiaravalle Centrale in parte guariti dal contagio da Covid-19, a cui non si riesce a trovare in Calabria un posto dove accoglierli dopo che il Policlinico di Catanzaro, dopo averli curati, ha dato loro lo sfratto forse perché troppo impegnativi e ingombranti. E così, in piena emergenza sanitaria e con una buona dose di faccia tosta, c’è chi si è ricordato che a Trebisacce c’è una struttura sanitaria vuota e capiente in grado di ospitare anche oltre 30 posti-letto. Ma con quali attrezzature e, soprattutto, con quale personale sanitario? La prima vibrata reazione, nelle more che il Diggì Zuccatelli, pare nella giornata di venerdì 15 maggio, venga a Trebisacce a fare il sopralluogo, è della Lega di Salvini che, attraverso una nota diffusa dall’Avv. Veronica Puntorieri, ha messo in guardia contro questo vero e proprio atto di forza del management teleguidato dalla Presidente Santelli. Secondo la suddetta nota sarebbe stato lo stesso Sindaco della città Franco Mundo a proporre mediante una lettera datata 15 marzo 2020 il ricovero presso il “Chidichimo” di 10 pazienti Covid-19, «scaricando su medici e infermieri – si legge nella nota – responsabilità che non sarebbero in grado di sopportare. Aprire l’Ospedale, – si chiede il Coordinamento della Lega – ma a quale prezzo? La richiesta assurda del primo cittadino – si legge ancora nella nota – prima di tutto sarebbe un problema per i poveri pazienti a cui non si potrebbero assicurare le cure di cui abbisognano. Questo enorme sacrificio, tra l’altro, – si legge ancora – non avrebbe nessuna garanzia sulla tanto agognata riapertura del nosocomio, cosicchè, a fine emergenza, tutto tornerebbe come prima, se non addirittura peggio! La speranza è dunque – conclude la nota diffusa dall’Avv. Puntorieri – che si torni presto ad essere lucidi e razionali e che il Commissario Zuccatelli attraverso il sopralluogo si renda conto che non si tratta di una strada percorribile, smentendo così il Sindaco Mundo che, pur di tagliare un nastro, metterebbe a rischio la salute dei suoi cittadini».

Pino La Rocca