Trebisacce-20/06/2020: Ospedale Chidichimo o PPI??

Ospedale Trebisacce

 

 

 

 

 

Trebisacce:20/06/2020

Ospedale Chidichimo o PPI??

 

Si riapre la polemica sui servizi d’emergenza dell’Ospedale “Chidichimo” che riporta ancora la scritta “Pronto Soccorso”, ma che tale non è. E’ ormai opinione diffusa che l’insegna con la scritta “P.S.” presupponga la presenza di un cardiologo e di un anestesista per almeno 12 ore, se non 24h. Manca anche un reparto di Chirurgia. Il sindaco Franco Mundo si è già speso da tempo a riguardo, ma con la rete dei sindaci si dovrebbe superare tale problematica: l’unione fa la forza! La scritta –si dice- trae in inganno i cittadini e i turisti che arrivano a Trebisacce ritenendo di poter contare su di una assistenza adeguata in caso di necessità. Si punta l’indice anche sulla tenda della Protezione Civile che si ritiene un’arma a doppio taglio perché è senza personale che va a triagiare e visitare in tenda a 40 gradi i sospetti Covid 19 o quelli con la febbre. Il personale medico in questa situazione è in affanno e basterebbe ipotizzare l’assenza di un medico per mandare in tilt il servizio di emergenza (Pronto Soccorso). E’ critica anche la situazione del personale infermieristico e Socio Sanitario in quanto ci sono operatori in malattia e in pensionamento che non sono stati sostituiti e la turnazione è in sofferenza. Se mancano i mezzi economici per potenziare il servizio perché continuare a illudere l’opinione pubblica che esiste un Pronto Soccorso? Nonostante l’impegno profuso dalla locale politica i risultati stentano ad evidenziarsi. Anche recentemente, è di oggi la notizia, il caso sospetto di Covid ha previsto il trasferimento del paziente presso l’Ospedale di Cosenza. Dunque quale sicurezza sanitaria si offre alla comunità? L’estate è arrivata e i problemi rimangono irrisolti! La sola insegna non dà sicurezza. Gli operatori sanitari dal canto loro,per come possono, continuano a fornire l’assistenza sanitaria mettendo in campo tutta la loro professionalità consapevoli del potenziale rischio clinico. Non a caso la tv nazionale li ha definiti eroi.

Franco Lofrano