Amendolara-30/06/2020: Melfi:secondo l’attuale legge Ciminelli non è ricandidabile
AMENDOLARA Manca più di un anno alle Amministrative del 2021 ma in paese sono già iniziate le manovre di avvicinamento ad un evento che, come è giusto che sia, catalizza l’interesse e l’attenzione di tutti. Dette manovre, che per la verità circolano più sul web che nei circoli dei partiti che ormai risultano tutti in caduta libera, sono comunque condizionate dal’incertezza normativa che impedirebbe la ricandidatura del Sindaco Ciminelli che, essendo al suo secondo mandato, con la legge vigente non potrebbe ricandidarsi. A meno che, prima delle prossime Amministrative non venga accolta e trasformata in legge dal Parlamento la proposta dell’ANPCI (associazione nazionale piccoli comuni) che, come abbiamo riferito ieri sul nostro giornale, ha chiesto l’eliminazione del vincolo del terzo mandato per i Comuni fino a 15mila abitanti e, in subordine, per quelli fino a 5mila abitanti. Ha tenuto a precisarlo l’ex sindaco Mario Melfi ricordando che il D.P.R. n. 570/1960 stabilisce che la “popolazione legale” dei Comuni che vanno al voto è determinata non in base ai dati Istat ma in base all’ultimo censimento della popolazione italiana che, come è noto, è avvenuto nel 2011. All’epoca, secondo quanto riferisce Mario Melfi, la popolazione di Amendolara era di 3.001 abitanti e quindi superiore, seppure di una sola unità, ai 3mila abitanti richiesti dalla Legge Delrio n. 56/’14 sugli Enti Locali che ha concesso la deroga del terzo mandato nei comuni inferiori a 3mila abitanti. La proposta confezionata dall’Anpci, secondo quanto ha riferito la Presidente Franca Biglio sindaco di Marsaglia (CN), sta riscontrando un grande interesse da parte di tantissimi piccoli comuni, ma non è detto che trovi la via spianata nei due rami del Parlamento perché anche in passato la proposta di legge è arrivata vicina al traguardo ma poi è stata accantonata. Ovviamente la partecipazione o meno del Sindaco Ciminelli alla competizione elettorale non è cosa di poco conto, per cui anche quelli che sul web fanno il tifo per l’alternanza come occasione di maggiore democrazia partecipativa, devono attendere l’evolvere della situazione ben sapendo che, con i tempi che corrono, è difficile che il Parlamento si possa attardare nell’approvazione di questa legge. «L’attuale Sindaco, – ha scritto Mario Melfi – come del resto quelli dell’Alto Jonio che sono al loro secondo mandato (Mundo, Ranù, Montalti…) devono sperare nell’approvazione di questo disegno di legge presente in Parlamento ben sapendo però che anche nelle passate consiliature si era posto il problema ed era stato anche superato il primo scoglio al Senato ma non era poi passato alla Camera. Tanto è vero che, – ha concluso l’ex sindaco ed ex consigliere provinciale Mario Melfi – nel 2006 alcuni sindaci si sono candidati per svolgere il terzo mandato violando la normativa vigente ma, anche a risultato acquisito, i Comuni sono stati commissariati dal Ministero dell’Interno per la violazione della legge».
Pino La Rocca