Villapiana-21/07/2020: Grande:Altro che buoni fiscali..all’incasso la tassa sulle insegne

M. Grande

VILLAPIANA Gli esercenti delle attività commerciali, messi a dura prova dal lungo e pesante lookdown,  rischiano la bancarotta e l’Amministrazione Comunale in carica non trova di meglio che sollecitare il pagamento della tassa sulle insegne pubblicitarie. Della legittima lamentela dei commercianti si è fatto portavoce Michele Grande, consigliere di Minoranza e Coordinatore Cittadino della Lega che, attraverso una nota diffusa alla stampa, dicendosi portavoce delle lagnanze degli addetti ai lavori, ha contestato la scelta del Comune.  «Noi chiediamo bonus fiscali a favore degli operatori economici e commerciali e, per tutat risposta, l’amministrazione comunale presenta la tassa sulle insegne pubblicitarie. Ho raccolto – aggiunge l’ex candidato-sindaco della Lista “SiAmo Villapiana” diverse lamentele da parte di commercianti villapianesi che stamattina si sono ritrovati – con non poco stupore – di fronte ad un Modello F24 attraverso il quale pagare al Comune la Tassa Pubblicitaria sulle Insegne. Il balzello – continua Michele Grande – probabilmente sarebbe stato legittimo se non fosse che le Attività Commerciali hanno attraversato momenti tragici, per cui stentano ad andare avanti e non hanno alcuna certezza sul futuro». In realtà la lunga e disastrosa pandemia, che per la verità non è tuttora alle spalle, ha messo in crisi la maggior parte delle attività commerciali, alcune delle quali hanno aperto in ritardo i propri esercizi, altri non li hanno proprio aperti e tutti si aspettavano delle agevolazioni fiscali ma, secondo quanto sostiene il consigliere Grande il Comune, di fronte alle sue sollecitazioni l’esecutivo avrebbe fatto orecchie da mercante. «Nelle scorse settimane – ha infatti lamentato il Coordinatore Cittadino della Lega – abbiamo chiesto con forza all’Amministrazione Comunale un segnale forte in favore delle nostre attività locali (inascoltati!) e oggi al danno si è aggiunta anche la beffa! Io – ha concluso Michele Grande – resto senza parole. Altro che politica demagogica!».

Pino La Rocca