Rocca Imperiale-12/08/2020: SENTIMENTI E CULTURA
SENTIMENTI E CULTURA
“Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro. A tutti quelli che ancora si commuovono. Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni” (Miguel De Cervantes)
Ancora una volta, grazie alla sensibilità della Dottoressa Tiziana Battafarano, Presidente dell’Associazione “La Fucina delle Idee” e Presidente Zonale Anas Italia, in collaborazione con Rosa Gentile, Dirigente Nazionale di Confartigianato, lo splendido borgo di Rocca Imperiale, all’interno del quale è incastonato, come una perla, il Bar La Casetta, ha potuto godere di un momento altamente qualificante, emozionante e formativo dal punto di vista umano e culturale.
Infatti, ai piedi del maestoso Castello, si è svolto un evento meraviglioso, che ha visto la prestigiosa presenza della scrittrice e psicologa Vera Slepoj, con la quale si è dialogato del suo Oscar Bestseller Life, edito dalla Mondadori, dal titolo “Capire i sentimenti”, analizzando questo delicatissimo periodo storico che ha coinvolto la vita di tutti noi e che, in un certo senso, ha cambiato ognuno di noi nel proprio modo di vivere la vita e gestire i rapporti umani.
La lungimiranza di Tiziana Battafarano, il suo voler fare e la sua caparbietà hanno permesso di organizzare questa bellissima serata in meno di ventiquattro ore, grazie anche alla disponibilità di Vera Slepoj che, reduce, dal suo tour in Basilicata, non ha esitato nemmeno un attimo nell’accettare l’invito a questo evento di Rocca.
La serata è iniziata con i saluti della dottoressa Battafarano, la quale ha voluto ringraziare Antonio e Piercarmine Troilo, oltre a Grazia Pisilli, per aver accolto i presenti in questo splendido scorcio del borgo di Rocca Imperiale, dimostrando di possedere quei valori etici che travalicano qualunque altro aspetto.
Ha sottolineato, altresì, come questo evento è stato culturale, ma con un taglio chiaramente umano, quella umanità che forse un po’ tutti stiamo perdendo.
Molto emozionata, la dottoressa Battafarano ha desiderato ringraziare sentitamente Vera Slepoj e Rosa Gentile, con la quale si è condiviso un bene prezioso, che è la Cultura, quella con la “A” maiuscola, in quanto se condiviso si moltiplica.
Ringraziamenti anche al Dottor Professor Alessio Piredda, medico delle donne, il quale ha spiegato come i sentimenti hanno un effetto importante anche sul corpo di ognuno di noi.
Tiziana, presentando la dottoressa Slepoj ha voluto ricordare come “I più grandi sono sempre i più piccoli”, a dimostrazione del fatto che pur trattandosi di personaggio a livello internazionale, ha fatto capire a tutti che la modestia e l’umiltà sono cavalli di battaglia che bisogna costantemente tenere presenti se si vuole davvero essere apprezzati, stimati ed amati da tutti.
La definizione che ha dato di Vera è stata molto bella, infatti ha detto:” tu, cara Sveva, sei una grande che si fa piccola per arrivare a tutti”. Ed è proprio così, considerata la disponibilità della nota autrice.
L’intervento di Vera Slepoj ha riscosso grande apprezzamento tra i presenti, in quanto la sua capacità espositiva è stata davvero enorme; ha spiegato lo scenario in cui esce il libro, che vuole essere un mezzo per far conoscere al lettore il vasto mondo del sentimento.
Nel libro c’è anche una parte relativa ai sentimenti dell’età evolutiva e questo è un aspetto davvero importantissimo.
Lo scopo del libro, ha detto Vera, è tentare un’analisi descrittiva dei sentimenti, grazie alla sua grande esperienza terapeutica. Nel suo libro presenta una vasta gamma di sentimenti positivi quali l’amicizia, l’amore, la simpatia, la socialità, la felicità, ma anche di quelli negativi come l’angoscia, l’aggressività, la cattiveria, la gelosia, l’invidia, il narcisismo, la paura, il senso di colpa, l’odio e la violenza.
“Oltre alle emozioni individuali, vengono considerati anche quei sentimenti collettivi che nascono in situazioni oggi di stringente attualità, come l’idea di civiltà e di progresso, il pensiero conservatore e quello rivoluzionario, l’integralismo e il fondamentalismo”.
Subito dopo ha preso la parola il Professor Piredda, che ha spiegato come i sentimenti, soprattutto quelli negativi, possono influenzare il nostro corpo e la nostra psiche.
Con molta pacatezza, il Professore ha sottolineato come i sentimenti non sono innati, ma ci vengono insegnati, pertanto il modo steso in cui ci vengono trasmessi determinerà una vita affettiva sana, oppure una vita affettiva patologica.
Ovviamente, grazie alla sua grandissima esperienza professionale, ha tenuto a precisare come entrambi i tipi di sentimenti, se portati alla esasperazione, possono diventare veicolo di varie problematiche, in quanto a livello psicosomatico influenzano moltissimo il nostro corpo e la nostra mente.
La dottoressa Rosa Gentile ha voluto indirizzare il suo pensiero agli artigiani, a coloro che con il loro lavoro sprigionano anche sentimenti ed emozioni forti.
Ha parlato di un progetto che sta portando avanti, atto a riscoprire vecchi mestieri ormai scomparsi, quei mestieri che non servivano soltanto a portare il pane a casa, ma che avevano in sé quella sorta di romanticismo ormai scomparso.
Una sua frase ha fatto molto riflettere, infatti ha detto” dobbiamo leggere nel passato per tracciare il futuro di tanti giovani.
Ha auspicato, inoltre, che la politica sappia porre l’accento sulla necessità di valorizzare i nostri borghi, al fine di farli rivivere e, in tal modo, dare la possibilità a tanti giovani di avvicinarsi agli antichi mestieri.
La serata è stata allietata dalla bravissima Francesca Troilo, che con la sua arpa ha trasportato i presenti in un mondo celestiale, fatto di note ma anche di sentimenti.
Al termine di questa bellissima serata di cultura e di emozioni, ci complimentiamo ancora una volta con tutti i presenti, i quali hanno saputo catturare l’attenzione ed il cuore di quanti hanno potuto godere della loro sapienza e della loro umanità.
Noi siamo ciò che pensiamo. Tutto quello che siamo sorge dai nostri pensieri. I nostri pensieri costruiscono il mondo.
Il Buddha diceva: “Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa”.
Un ringraziamento speciale alla dottoressa Battafarano che, con la sua consueta dolcezza, ci insegna sempre come il “donarsi” sia fondamentale per riscoprire i valori veri e profondi della vita.
RAFFAELE BURGO