ALTO JONIO-04/09/2020: Che fine ha fatto il mega-progetto intitolato “Terre degli Enotri”?
ALTO JONIO Che fine ha fatto il mega-progetto intitolato “Terre degli Enotri” a cui avevano aderito ben 9 comuni del Comprensorio convinti che dovesse veicolare sull’Alto Jonio valanghe di finanziamenti provenienti dal pubblico e dal privato? Se lo chiedono in tanti, senza avere purtroppo uno straccio di risposta, ma con la quasi certezza che si sia trattato dell’ennesimo miraggio che, a cavallo degli anni 2015/2016, ha fatto illudere sindaci, amministratori, imprenditori e tantissimi cittadini che sognavano una terra, come la… biblica terra promessa, grande e feconda dove, come per miracolo, scorressero all’improvviso fiumi di latte e di miele. Sono invece passati quasi 5 anni e non si parla più del grande Masterplan denominato “Terre degli Enotri” elaborato dagli Arch.tti padovani Gianni ed Enrico Rossi, padre e figlio, e sottoscritto, forse con un eccesso di entusiasmo, dai sindaci di Villapiana (Comune-Capofila), Trebisacce, Francavilla Marittima, Amendolara, Cerchiara di Calabria, Albidona, Plataci, San Lorenzo Bellizzi e Alessandria del Carretto, tutti più che mai decisi a superare la logica del campanile ed a programmare “per aree vaste” per fare finalmente decollare la fragile economia dell’Alto Jonio attraverso nuove forme di turismo che puntassero sull’asse mare-monti. Si ipotizzava infatti il rilancio del turismo declinato in tutte le sue forme: balneare, sportivo-salutistico, montano, religioso, termale, archeologico ed eno-gastronomico e già si sognava una pioggia di finanziamenti valutati in circa 200milioni di euro provenienti sia dal pubblico attraverso “InvItalia Spa”, sia attraverso imprenditori privati, anche stranieri, che avevano dimostrato interesse e, come ricaduta occupazionale, circa 1.000 nuovi posti di lavoro. Il grande Contratto di Sviluppo, disegnato su misura dopo aver accertato l’esistenza di tutte le pre-condizioni, prevedeva un Centro Velico e un Parco Tematico a Villapiana, un porticciolo turistico a Trebisacce, un Campo da Golf con annesso Hotel a 5 Stelle in Piana di Cerchiara, una rete museale che comprendeva i siti archeologici di Broglio di Trebisacce e di Macchiabate di Francavilla e il Museo Statale di Amendolara e inoltre lunghi percorsi di trekking, Parchi-Avventure e una massiccia presenza di albergo-diffuso su tutto il territorio. Un mega-progetto, insomma, che faceva sognare ad occhi aperti e che, non si sa per quali arcane ragioni è finito nella solita pattumiera in cui naufragano tutti i sogni delle popolazioni dell’Alto Jonio. Certo, è risaputo che… sognare aiuta a vivere meglio, ma è strano che sindaci e amministratori non certo di primo pelo e imprenditori esperti e navigati abbiano alimentato i sogni e abbiano sottovalutato la necessità del sostegno delle Istituzioni (Regione e Governo Nazionale) dando credito a questo mega-progetto senza valutare l’endemica debolezza, a tutti i livelli, della nostra rappresentanza politica.
Pino La Rocca