VILLAPIANA-12/10/2020: Filardi: “La parentopoli è servita”
VILLAPIANA “La parentopoli è servita: dopo l’assunzione del figlio del Vice-Sindaco, anche il nipote del Sindaco, figlio cioè del fratello, è stato da poco assunto “a tempo indeterminato” nell’organico della municipalizzata BSV». Lo scrive, d’intesa con il Gruppo di Minoranza “Insieme per Villapiana”, il Capo-Gruppo Domenico Filardi per denunciare il continua ricorso alla sistemazione dei parenti degli amministratori in carica. «E’ bene ricordare – scrive Filardi – che il nipote del Sindaco aveva partecipato nel 2019 ad un Bando di selezione pubblica per l’assunzione di 11 operatori ecologici da destinare al servizio di raccolta differenziata e insieme a lui, nella graduatoria dei vincitori del Bando, vengono annoverati il figlio di un ex consigliere, il cognato dell’ex Presidente del Consiglio, il nipote del responsabile dell’Ufficio Tecnico e, appunto, come dodicesimo in graduatoria, il nipote del Sindaco. Da sottolineare – scrive ancora Domenico Filardi – che tra i primi 11 figura anche il fratello dell’ex Sindaco Luigi Bria che, non si capisce per quale arcano motivo, non è stato ancora chiamato a lavorare, come invece è successo per gli altri 10 e con il quale, comunque, è in corso di definizione una trattativa sindacale per la presa in carico della mansione lavorativa. Nonostante la trattativa sindacale in atto, – scrive ancora Filardi – l’amministratore unico della BSV, il sig. Eduardo Lo Giudice, braccio operante del Sindaco Montalti, ha pensato bene, ancor prima di attendere l’esito della suddetta trattativa sindacale, di assumere il nono soggetto in graduatoria, di infischiarsene e di assumere il dodicesimo che, lo ricordiamo, risulta essere il nipote del Sindaco. Se a tutto questo – argomenta ancora il capo-gruppo della suddetta Minoranza facendo riferimento esplicito al figlio del Vice-Sindaco Luigi Cavaliere già assunto presso l’Ufficio Tecnico del Comune – aggiungiamo che anche per altri incarichi vengono privilegiati figli, nipoti ed affini degli amministratori, è chiaro che, requisito essenziale per lavorare per il Comune o per la partecipata BSV, è quello di essere necessariamente il parente diretto di un amministratore di Maggioranza o di qualche Dirigente del Comune. Del resto – ha incalzato ancora Filardi – qualche mese fa, attraverso il ricorso ad una agenzia interinale, la nipote di un Assessore è stata inserita nella gestione del servizio di controllo dei consumi dell’acqua per civili abitazioni affidato anch’esso alla BSV. Risultato: – ha concluso Filardi – tra Comune e BSV, le assunzioni ormai galoppano che è una bellezza».
Pino La Rocca